La moglie del commerciante massacrato di botte dal ladro: «Sconvolta, tutto questo per rubare un berretto» – Video
La brutale aggressione nelle baracchine di piazzale Primo Maggio, a pochi passi dalla stazione delle corriere: «Sono arrivata con mio figlio e ho trovato mio marito a terra sanguinante dopo essere stato preso a bastonate»
MODENA. «Quando martedì sera sono tornata al chiosco mio marito era per terra coperto di sangue. C’era anche mio figlio con me. Lui è ancora in ospedale, noi siamo sotto shock ma l’attività deve andare avanti».
A parlare è la moglie del commerciante che martedì 10 dicembre, nelle baracchine tra piazzale Primo Maggio e la stazione delle corriere, è stato brutalmente pestato da un ladro che tentava di sottrarre della merce esposta dopo una trattativa andata male.
Ancora sotto shock
La donna, ancora visibilmente scossa da quanto accaduto, racconta quei secondi drammatici dopo la violenta aggressione: «Mio marito stava chiudendo il negozio, era tardo pomeriggio – racconta la signora che preferisce rimanere anonima, in compagnia del giovane figlio – Un ragazzo si è avvicinato perché voleva acquistare un berretto, ne ha provati alcuni poi ha iniziato a contrattare sul prezzo, diceva che lo avrebbe voluto pagare solo un euro. Mio marito gli ha detto che avrebbe potuto scontarlo dai 12 euro iniziali, ma lui si era intestardito e ha iniziato a sbraitare. Poi ha tentato di rubarlo, se ne era messi sotto braccio diversi. Mio marito ha cercato di bloccarlo e lì la situazione è degenerata».
Un’aggressione brutale
Calci e pugni senza pietà, ma non solo. Anche bastonate. «Lo ha colpito prima in faccia, poi anche in testa. Non contento, ha preso il bastone che usiamo per prendere i vestiti appesi e lo ha colpito anche con quello. Quando io e mio figlio siamo arrivati siamo rimasti senza parole. Mio marito era a terra esanime insanguinato».
Furti e botte
Nell’area, una sottile e lunga striscia tra piazzale Primo Maggio e la stazione dei bus, sorgono una decina di baracchine. Ma solo quattro sono utilizzate. Il motivo è facile da intuire, nessuno vuole lavorare in un contesto come quello. La zona è infatti presa di mira da ragazzini, poco più che 20enni, che regolarmente sottraggono merce esposta, dalle valigie alla bigiotteria, per poi scappare prima che i titolari dei chioschi riescano a fermarli. Qui la zona è in mano a piccole bande di spacciatori e ladri. E i commercianti non possono fare altro che stare a guardare e subire furti su furti. Altrimenti si rischia di fare la stessa fine del collega 53enne pachistano: botte a volontà. «Purtroppo so quello che è successo martedì, mi dispiace molto per il signore. Io ne so qualcosa: non più tardi di tre mesi fa sono stato aggredito per l’ennesima volta – racconta un altro commerciante, anche lui, per paura di ripercussioni, preferisce rimanere anonimo – Qui lavorare è diventato impossibile, non a caso siamo rimasti in tre a tenere aperto. Bande di ragazzini di al massimo 25 anni sono il nostro tormento: arrivano, rubano e scappano. E se provi a difenderti ti aggrediscono e ti pestano a sangue. Vengono solo per rubare e per spacciare. Noi abbiamo paura, ci sentiamo in costante pericolo mentre lavoriamo».
Viavai di spacciatori
All’angolo con via Fabriani il viavai di spacciatori è continuo, come racconta un altro negoziante. Anche lui ha pura e preferisce l’anonimato. «Qui lo spaccio è all’ordine del giorno: strette di mano, scambi di soldi lontano da occhi indiscreti. Purtroppo ormai è la normalità. I poliziotti passano, controllano. Poi, però, appena se ne vanno, i ragazzi tornano. E succedono episodi come quello dell’altra sera. Le telecamere non ci sono, o meglio, inquadrano solamente il piazzale dove sono parcheggiati gli autobus. In ogni caso sono volti noti questi ragazzi, ormai li conosciamo. Io ormai sono a Modena da trent’anni, una volta non era così. Si lavorava bene, io con i sacrifici e i risparmi di una vita mi sono comprato la casa in città».
La riqualificazione
Per riqualificare l’area, l’amministrazione comunale sta pensando di trasformare un paio di quelle baracchine (abbandonate dai vecchi gestori) in Infopoint. Secondo quanto comunicato dall’amministrazione Mezzetti, l’intervento verrà effettuato già durante le festività natalizie. A questo si aggiunge anche la riqualificazione dell’area della Tenda, adiacente al PalaMolza, con un intervento sull’illuminazione esterna, per rendere la struttura più attrattiva e visibile, ma anche degli interni, in particolare il rinnovamento dei bagni, perché la struttura che fa capo alle Politiche giovanili del Comune sarà uno dei centri delle attività in progetto.
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