Sos imprese, Modena va a picco. Chiude un negozio su quattro
Negli ultimi dieci anni l’abbigliamento ha registrato un -27%
MODENA. Se gli indicatori economici modenesi sono mediamente buoni (e storicamente lo sono sempre stati considerata la tradizione di questa terra), non è così per quanto riguarda il numero di imprese che hanno cessato l’attività: nella classifica sulla qualità della vita 2024 stilata dal Sole 24 Ore, la nostra città si colloca addirittura al 104esimo posto a livello nazionale, quindi tra le peggiori.
Un dato shock, confermato da un’indagine effettuata, in prossimità del Natale, dall’ufficio studi dell’associazione di categoria Lapam Confartigianato.
Secondo Lapam, al terzo trimestre 2024, dato più aggiornato disponibile, sono 6.009 Modena le imprese artigiane.
Il report
Negli ultimi dieci anni si è assistito a notevoli trasformazioni, con le attività di commercio online che sono raddoppiate (+122 per cento rispetto al terzo trimestre 2014), mentre spariscono nel territorio un terzo dei venditori ambulanti (-32,8 per cento).
Analizzando nel dettaglio, si è notato un aumento dei negozi dell’usato, che vanno incontro a nuove sensibilità del consumatore. Crescono anche le farmacie, coerentemente a un incremento della spesa per la cura della persona, così come i negozi di telefonia e di elettrodomestici e più in generale di tutto il settore cosiddetto “Ict” (Tecnologie dell'informazione e della comunicazione, ndr). Aumentano anche i negozi di vendita di bevande e alimentare specializzato (come caffè o caseario) che vanno incontro a una maggiore attenzione alla qualità del consumatore.
Per tutti i restanti settori, invece, nel modenese si è registrato un calo negli ultimi dieci anni: in particolare per le edicole (-35,2 per cento), i negozi di abbigliamento e calzature (-27,6 per cento) e di articoli per la casa (-18,9 per cento).
Focalizzando l’attenzione sulle imprese artigiane, sono 4.384 le attività in provincia di Modena in cui si possono acquistare prodotti artigianali e si offrono servizi di qualità che possono essere regalati in occasione del Natale e dell’Epifania. Si tratta del 26,5 per cento dell’artigianato locale. Come si evince dall’indagine, le oltre 4 mila imprese artigiane danno lavoro a 14 mila modenesi. È perciò potenzialmente coinvolto dalle vendite natalizie quasi un terzo (precisamente il 29 per cento) degli addetti dell’artigianato in provincia.
Proprio per invertire questo trend preoccupante, Lapam, con la campagna #Comprolocale, vuole sensibilizzare la cittadinanza a preferire gli acquisti nei negozi di prossimità per salvaguardare il saper fare degli artigiani e valorizzare i prodotti di qualità realizzati da laboratori specializzati.
Il commento
«#Comprolocale – sottolinea Daniele Casolari, segretario Licom – non è solo un atto di consumo, ma anche un impegno per valorizzare la nostra cultura imprenditoriale, il gusto per il bello, il buono e il ben fatto frutto del lavoro degli artigiani. È un investimento in eccellenza, sostenibilità e identità culturale, che porta con sé una profonda dimensione etica e relazionale. È la scelta consapevole, responsabile e sostenibile per rinsaldare il rapporto di fiducia tra imprenditori e cittadini nelle comunità».