Gian Luca Sghedoni compra Litokol: sarà il principale concorrente di Kerakoll, l’azienda di famiglia
L’ex amministratore delegato del colosso ceramico di Sassuolo, fondato dal padre Romano, diventa azionista unico dell’impresa di Rubiera rilevando le quote da Daniela Cottafavi: «Ho un progetto molto ambizioso, i miei figli Jacopo e Riccardo sono al mio fianco»
RUBIERA. Sghedoni contro Sghedoni, Litokol contro Kerakoll: Gian Luca Sghedoni, tramite Napura, la società che gestisce il suo patrimonio familiare, ha fatto sapere ieri di aver acquisito Litokol, attiva nel settore dei sistemi professionali per la posa della ceramica. Concorrente diretta della Kerakoll fondata oltre mezzo secolo fa dal padre Romano e da cui è uscito nel 2019. Gian Luca Sghedoni ha acquisito le quote di proprietà di Daniela Cottafavi, azionista di riferimento dell’impresa rubierese fondata nel 1968 dal padre Luciano, e di alcuni manager della Litokol.
Le parole di Gian Luca Sghedoni
«L’assunzione del controllo di Litokol dimostra il grande impegno e coinvolgimento, mio e dei miei figli – sottolinea Sghedoni – nel costruire un nuovo campione industriale è la mia sfida principale. In Litokol ho individuato una realtà imprenditoriale di eccellenza, focalizzata su ricerca tecnologica e forte di alti profili professionali. Il mio obiettivo è di sviluppare un ambizioso progetto di crescita. I miei figli Jacopo e Riccardo sono al mio fianco e vogliamo ripartire all’insegna della gentilezza, dell’etica e dei valori verso tutti gli stakeholder. L’acquisizione di Litokol è un atto di fiducia verso il futuro del settore che, per troppo tempo, è rimasto privo di innovazione. Il nostro obiettivo è creare un ambiente dove creatività scientifica e talento individuale possano prosperare, generando soluzioni che ridefiniscano gli standard».
I progetti di Litokol
Litokol nell’ambiziosa visione del suo nuovo azionista (già amministratore delegato dalla primavera scorsa) dovrebbe diventare un hub di idee rivoluzionarie, un punto di incontro tra scienza dei materiali, intelligenza artificiale e creatività umana. L’obiettivo è sviluppare materiali di posa innovativi, esplorare l’applicazione di tecnologie avanzate come nanomateriali e rivestimenti smart, promuovere un modello di innovazione aperta, collaborando con università, centri di ricerca e professionisti .
Le parole di Daniela Cottafavi
«La cessione a Gian Luca Sghedoni rappresenta il miglior futuro che potessi immaginare per l’azienda – ha dichiarato Daniela Cottafavi – per garantirle prospettive solide. Questo accordo è quello che abbiamo voluto e perseguito con determinazione in questi mesi, grazie allo spirito di unione e a un sodalizio che io e Gian Luca abbiamo portato avanti con tenacia e convinzione». Litokol aggrega attualmente otto società con circa 650 dipendenti, per un fatturato globale 2023 di 100 milioni di euro, l’80% realizzato sui mercati esteri.
Chi è Gian Luca Sghedoni
Gian Luca Sghedoni, 57 anni, sposato, tre figli, è entrato nel 1988 in Kerakoll, fondata dal padre Romano nel 1968 e oggi da lui guidata assieme a Fabio ed Emilia, fratelli di Gian Luca. Nel 2019, dopo circa vent’anni come Ad, quest’ultimo la lasciò per divergenze di vedute con i fratelli sulla gestione dell’impresa e sulla nomina di Andrea Remotti come Amministratore delegato. A fine 2023 la Kerakoll finì agli onori della cronaca per un caso di spionaggio industriale: oggetto di interferenze illecite (che secondo gli inquirenti sarebbero state commissionate da Remotti e attuate da esperti informatici coadiuvati da un ex carabiniere) sarebbe stato lo stesso Gian Luca Sghedoni assieme a diversi dipendenti e collaboratori di Kerakoll, tra febbraio e giugno del 2021.
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