La sindrome di down non ha fermato Francesco e Chiara: ora si sono laureati a Modena
Il traguardo in Storia e Culture contemporanee a Unimore
MODENA. È stata una giornata importante nel Dipartimento di Storia e Culture Contemporanee Unimore. Proprio nella sede del dipartimento universitario in via Sant’Eufemia si è celebrata la conclusione del percorso universitario di Chiara Gubertini e Francesco Benedetti. I due neo-laureati sono studenti di Università 21, un’associazione di promozione sociale che, grazie ad una stretta collaborazione con Unimore, permette agli studenti con disabilità intellettiva di proseguire il percorso di studi in ambito accademico. Infatti, in termini burocratici, al termine della scuola superiore gli studenti con accompagnamento non ottengono il diploma, ma un attestato. Questo riconosce gli studi svolti, ma non permette successivamente l’iscrizione all’università.
Il percorso
Tutto partì nel 2015 dalla presidente dell’associazione, Loretta Melli e suo figlio Jacopo, ragazzo con sindrome di Down. E dall’esigenza di questa esperienza formativa, la collaborazione attuale permette a Modena e Reggio il proseguimento degli studi anche per il percorso universitario.
Questo è un primato in Italia, e oggi l’associazione ha stretto collaborazioni con diversi dipartimenti, tra cui Educazione e Scienze Umane, Economia e Comunicazione a Reggio Emilia, e Studi Linguistici e Culturali a Modena. Oltre all'Ateneo, l’associazione vanta il supporto dell’Ausl (Servizio Handicap Adulto) e dei Comuni di Reggio e Modena. In particolare, la giornata di giovedì è stata estremamente speciale poiché si è concluso il primo ciclo di studi da quando, nel 2019, Università 21 ha esteso la sua attività in territorio modenese. A raccontare l’evento, l’educatrice referente di Modena, Martina Morandi.
Il racconto
«L’emozione era alle stelle. È stata un’emozione immensa aver accompagnato Francesco e Chiara lungo il percorso, dalle lezioni agli esami fino alla scrittura dell’elaborato finale».
Quel giorno, erano presenti in commissione la professoressa Deborah Paci come presidente della facoltà di Storia, e vari docenti tra cui Elisa Rossi, che ha seguito Chiara nella sua tesi su moda e società, e Matteo Al Kalak, relatore di Francesco nel suo elaborato sulla storia dell’automobile.
«Abbiamo scelto due temi che riflettessero gli interessi personali dei ragazzi, e abbiamo applicato ad essi i concetti di storia e sociologia studiati nel corso del tempo», continua Martina, descrivendo la scelta delle tesi.
La soddisfazione è parecchia, ed è condivisa: l’augurio è che questa esperienza di socialità, studio e crescita verso l’età adulta possa coinvolgere sempre più studenti del territorio. Una parola per descrivere la giornata potrebbe essere sensibilità: l’aula piena di amici, parenti, colleghi di Università 21 di Reggio Emilia, professori di materie dei primi anni di studio, fino a ex-studenti che con l’associazione si sono già laureati, e che sono venuti in autonomia alla proclamazione: tutti insieme a riempire l’aula per festeggiare questo fantastico traguardo di Chiara e Francesco.