È morto Mario “Marione” Bianchini: era il patron della storica discoteca New Charly
Ha fatto ballare generazioni di modenesi negli anni Ottanta. Aveva 73 anni
MODENA. Se n’è andato Mario “Marione” Bianchini, storico gestore del New Charly, discoteca che ha fatto ballare decine di migliaia di modenesi tra gli anni Ottanta e Novanta. Aveva 73 anni, viveva in Puglia da tempo ma era ancora molto conosciuto in città: tutti lo ricordano per essere stato uno dei volti più importanti di quel periodo magico delle discoteche.
Chi era
«Com’era Mario? Un personaggio. Molto lungimirante nel modo in cui gestiva il suo locale, il mitico New Charly, partito come Garden per poi trasformarsi in Charly Max e infine in New Charly – racconta Filippo Verni, dj e speaker di Radio Stella che proprio in quel locale ha mosso i primi passi – È stato innovativo, a un certo punto sul palco iniziò a far esibire anche i Gaznevada, c’erano Gianni Cuoghi e Marco Bongiovanni che suonavano la batteria elettronica e le tastiere mentre il dj metteva i dischi. Una novità, non si vedeva spesso nelle discoteche. Si era inventato uno show all’interno del locale». Impossibile non imbattersi in “Marione” quando si entrava nel suo locale. Oltre alla sua stazza, Bianchini amava infatti interagire con il pubblico dal palco e non solo: «Arrivava in consolle, amava salire sul palco e prendere il microfono per parlare con le persone, per carnevale in particolare faceva le premiazioni. Lui c’era sempre, venerdì sabato e domenica era sempre lì. Non ne sbagliava una. Spesso saliva in consolle e chiedeva di mettere le sue canzoni preferite, tipo Maracaibo. Oppure per un periodo dovevamo iniziare la serata con Manzo degli Squallor».
Il ricordo
«Era un grande amante dello sport, ricordo che Lorenzo Bernardi era ospite fisso – prosegue Verni – Lui credeva nelle persone, era un tipo un po’ irruento, ma dava un’opportunità a tutti. Io ho messo lì il mio primo disco nell’Ottantotto, se oggi faccio questo mestiere lo devo anche a Marione. Nell’89 avevo 19 anni e Gavioli, dj resident del tempo, si spostò al Picchio Rosso. Allora Mario mi guardò e mi disse in dialetto: “Adesa a taca a te”. Mise tutto nelle mie mani, nonostante la poca esperienza. Per fare capire che persona era, ricordo una sua telefonata quando mancò mio papà, mi telefonò dicendomi “Se hai bisogno ci sono”», conclude Filippo Verni. I remember del New Charly continuano ancora oggi. Proprio un mese fa ne è stato organizzato uno alla Crepa.
Il cordoglio degli amici
«Lui ha fatto la storia delle discoteche modenesi, è innegabile – ricorda Fabrizio Zanni, organizzatore di eventi che ora si occupa del marchio New Charly – Quella era la discoteca dei modenesi, era l’epoca d’oro delle discoteche. Ricordo un aneddoto divertente: una volta Filiberto Degani, gestore dello Snoopy, principale concorrente del Charly, si presentò al locale estivo con un dondolo. E c’è una foto storica di loro due a sedere lì sopra. Erano i gestori di una volta... Lui era una persona buona, so che viveva in Puglia da anni e che ultimamente non stava più tanto bene. E infatti negli scorsi giorni è passato a miglior vita».