Gazzetta di Modena

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Compleanno speciale

Festa a sorpresa in centro per gli 80 anni di Danilo: una vita per la ristorazione

di Alice Tintorri

	La festa per Danilo Battilani
La festa per Danilo Battilani

Il titolare dello storico ristorante di via Coltellini, in centro a Modena, ha spento 80 candeline

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MODENA. Quella di domenica 29 dicembre è stata una giornata di festa per Danilo Battilani, proprietario dello storico ristorante modenese di via Coltellini che porta il suo nome, che accanto ai propri dipendenti, di ieri e di oggi, ha spento 80 candeline. Un’occasione per ritrovarsi e festeggiare insieme, “come una grande famiglia allargata”, un uomo che ha saputo farsi amare non solo da chi ha lavorato al suo fianco, ma da tutta la città. “E’ stato ed è per me un crescendo continuo di entusiasmo” ha rivelato Danilo, quasi commosso, raccontando come il suo destino e quello dell’ex Trattoria Belvedere, si siano incontrati per non lasciarsi più.

«La storia del mio ristorante inizia nel lontano 1934, quando ancora era una locanda che accoglieva i commercianti che coi loro mercati attraversavano Modena». È però 16 anni più tardi, nel 1950, che cambia forma per la prima volta, quando la famiglia Benatti trasforma il locale in trattoria.

«Nel giugno del ’60 ho finito la terza media e di studiare non ne ho più voluto sapere. Volevo imparare un mestiere, sentirmi grande, ma avevo quattordici anni» -dice Danilo sorridendo - «e qui cercavano un ragazzino per farlo lavorare. Ricordo ancora quando, per la prima volta, ho varcato quell'ingresso: non sapevo che dieci anni dopo sarebbe diventato il mio ristorante».
Al fianco della famiglia Benatti, infatti, un giovane Battilani impara a lavorare con la passione e l’entusiasmo che ancora lo contraddistinguono. Il 1970 è l’anno della svolta: a causa di alcuni problemi di salute, il proprietario chiede proprio a Danilo di raccogliere la sua eredità e di tenere le redini del ristorante. Danilo rileva dunque il locale, supportato dalla famiglia: inizia così una sfida inedita, un nuovo viaggio, che dura da 44 anni.
«La gioia dei miei 14 anni non è mai cambiata, casomai è cresciuta: continuo ad essere innamorato del lavoro che svolgo da tutta la vita, spero di poter essere qui ancora a lungo insieme ai miei ragazzi e ai miei clienti».
Un ristorante che è infatti anche una casa accogliente, una grande famiglia, in cui lavoro, affetti e tradizione si mescolano insieme: «I legami che si sono creati qui sono meravigliosi, tra noi non c’è distacco, la festa di compleanno che i dipendenti, tutti insieme, hanno organizzato per me ne è la dimostrazione. Ad accorgersene sono prima di tutto i nostri clienti: l’ambiente che siamo riusciti a creare è quello di casa ed è una profonda soddisfazione».
La cucina tradizionale, la cura e la familiarità del ristorante da Danilo, lo hanno infatti reso un punto di riferimento per la comunità e per chi, venendo da fuori, sente il desiderio di conoscere Modena e le sue tradizioni: «Attraverso i nostri piatti vogliamo dare la possibilità a chiunque di conoscere il territorio e la città. Modena è stata per me un’immensa fortuna, riconoscendo la mia voglia di fare e di costruire. Siamo cambiati insieme a lei, abbiamo ospitato sindaci e assessori, vivendo le novità, adeguandoci al tempo senza modificarci mai nella nostra essenza. Oggi ho 80 anni e continuo a lavorare con la passione e l’amore di quando ho iniziato ed ero solo un ragazzino».