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Il caso

Morto in cella a 37 anni, intossicato dal gas: un’altra tragedia in carcere a Modena

di Daniele Montanari

	Il carcere Sant'Anna a Modena
Il carcere Sant'Anna a Modena

Il dramma al Sant'Anna poco prima di Capodanno: l’autopsia chiarirà se si è trattato di suicidio o incidente

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MODENA. Mentre stavano per iniziare i festeggiamenti per Capodanno, è morto in solitudine. Forse per un tentativo di “sballo” finito male, o forse per deliberata volontà di farla finita, sentendo tutto il peso del momento, in un luogo difficile come il carcere.
L’ennesima tragedia al Sant’Anna si è portata via un giovane di 37 anni.

La tragedia in cella

È successo attorno alle 21.30 del 31 dicembre, quando è scattato l’allarme: il giovane, di origine macedone, è stato trovato esanime nella sua cella, morto per inalazione di gas. Quello delle bombolette con cui si cuociono i cibi in cella. Un attrezzo di servizio che negli ultimi tempi più volte è stato distorto nel suo utilizzo nelle carceri italiane, con esiti anche tragici. C’è chi inala il gas della bomboletta per il suo effetto stordente, e chi lo fa per togliersi la vita.

Disposta l’autopsia

Quale fosse l’intenzione di questo giovane, lo chiariranno gli esami in medicina legale. La salma è stata recuperata dalle onoranze di Gianni Gibellini e condotta su disposizione della Procura di Modena al Policlinico, dove potrebbe essere disposta l’autopsia. Avrebbe finito di scontare la pena nel 2027. 

I dati sulle morti in carcere

Sono state diverse, negli ultimi tempi, le morti all'interno dei penitenziari italiani dovute a inalazione di gas: proprio a Modena, nel febbraio del 2023 a perdere la vita era stato un uomo di 40 anni, italiano, a seguito delle esalazioni provenienti sempre da un fornello da campeggio. Dai dati diffusi a ottobre – e quindi di bilancio parziale si tratta – dalla criminologa Giovanna Laura De Fazio, garante per il Comune di Modena dei diritti delle persone private della libertà personale, al Sant’Anna nel corso del 2024 sono stati 270 gli episodi di autolesionismo e 40 i tentativi di suicidio. In Italia, nel 2024 i morti nelle carceri sono stati 245, di cui 89 suicidi.

Il sindacato di polizia penitenziaria
«L’accaduto mostra una volta di più la necessità di interventi urgenti sulle carceri italiane – sottolinea Francesco Campobasso, segretario nazionale del Sappe, sindacato di polizia penitenziaria – il sistema di custodia è fallimentare, alla luce di un sovraffollamento allucinante e di una carenza di organico di vigilanza che non trova giustificazione alcuna. Nonostante sia sottodimensionata, la polizia penitenziaria in Italia ha salvato anche nel 2024 migliaia di persone in interventi critici».