Sull’A22 sfrecceranno le auto senza pilota: ecco il progetto di Autobrennero
Nell’autostrada che da Modena arriva fino al confine con l’Austria sarà realizzata la prima corsia “smart” per i veicoli a guida autonoma: previsto un maxi-investimento di 9,2 miliardi di euro
MODENA. Sedile del conducente vuoto, auto in movimento con gli occupanti a bordo. Sì, la guida autonoma ormai non è più futuro, bensì presente, specie negli Stati Uniti, dove in alcuni stati ci sono taxi che vi portano dal punto a al punto b senza alcun autista all’interno.
Ma se vi dicessimo che tra non molto potreste far guidare la vostra e starvene seduti sul sedile del passeggero anche sull’autostrada del Brennero? E raggiungere Innsbruck o Monaco stando comodamente adagiati schiacciando un pisolino o leggendo un giornale...
È tutto vero: l’A22 accoglierà le auto a guida autonoma. E sarà il primo “green corridor” (un corridoio verde) in tutta Europa. Il progetto lanciato da Autobrennero porterà «alla trasformazione dell’arteria, da analogica a digitale, a favorire la transizione ecologica e una mobilità intermodale».
Nel dettaglio
L’investimento ha dimensioni mastodontiche: 9,2 miliardi di euro. Due in più rispetto a quanto era stato inizialmente previsto a dicembre 2022, quando il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile aveva approvato il piano. Soldi che andranno a garantire la manutenzione ordinaria, il periodico risanamento e il complessivo ammodernamento dell’infrastruttura stradale.
Tutte le tecnologie più moderne andranno quindi a creare una moderna “smart highway”, tradotto dall’inglese un’autostrada intelligente. In poche parole l’obiettivo è far dialogare le auto predisposte alla guida autonoma, per intenderci quelle di livello 3, che possono fare tutto da sole con solo la supervisione dell’uomo, con l’infrastruttura autostradale. Così da creare un continuo scambio di dati orchestrato dall’autostrada. Negli scorsi mesi la corsia è già stata testata con una colonna di tir, in cui solamente il primo era guidato da un autista in carne ed ossa. «Abbiamo fatto oltre 300mila chilometri di test, simulando vari scenari. Oggi un veicolo predisposto può già dialogare con l’autostrada», fa sapere Autobrennero, società che gestice l’A22 partecipata anche dalla Provincia di Modena.
Carlo Costa, direttore tecnico generale di Autobrennero, ha spiegato a Italia Oggi: «La circolazione diventa simile a quella di un convoglio ferroviario, in cui ogni pezzo si muove in relazione con il precedente. Tutto ciò in sicurezza, attraverso lo scambio di informazioni tra veicoli. Al momento, il 5G rappresenta lo strumento di connessione che fornisce le principali garanzie».
Qualche settimana fa anche Vasco Rossi, il rocker di Zocca, ha toccato con mano la tecnologia della guida autonoma. Non sulla Brennero, bensì in California, a Los Angeles, dove il cantante ha provato un taxi senza autista ed è rimasto sbalordito, riportando tutto sui suoi seguitissimi profili social.