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Sognando la divisa militare, aperto il concorso: «L’Accademia ti fa crescere»

di Ginevramaria Bianchi

	L'allievo Anzellini nel cortile dell'Accademia Militare di Modena
L'allievo Anzellini nel cortile dell'Accademia Militare di Modena

Fino al 15 gennaio ci si può candidare per conquistare uno dei 171 posti disponibili a Modena. La testimonianza dell’allievo Jacopo Anzellini: «Serve voglia di mettersi in gioco»

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MODENA. Per chi da piccolo spendeva i pomeriggi in cameretta a divertirsi con i famosi “soldatini” e tutt’oggi sogna ancora di indossare la divisa delle forze armate, è arrivato il momento di mettersi in gioco. Sono ufficialmente aperte le iscrizioni al concorso per entrare all’Accademia Militare di Modena, e c’è tempo fino al 15 gennaio per presentare la propria candidatura e tentare di conquistare uno dei 171 posti disponibili, venti in più rispetto allo scorso anno. Dietro l’austerità delle uniformi e la disciplina militare, l’Accademia di Modena nasconde un percorso di crescita personale fatto di sacrifici, impegno e valori profondi. Ma cosa significa davvero vivere questa esperienza? A raccontarlo è Jacopo Anzellini, allievo del secondo anno, che apre una finestra sulla vita all’interno delle mura di questa storica istituzione.

Anzellini, da quanto tempo è qui a Modena?

«Questo è il mio secondo anno di permanenza all’interno dell’Accademia Militare. Due anni intensi, fatti di sacrifici, ma anche di grandi soddisfazioni. Ogni giorno è un’opportunità per crescere, imparare e migliorare, non solo come futuro ufficiale, ma anche come persona».

Come ha maturato la scelta di entrare qui in Accademia?

«Ho scelto di entrare in Accademia Militare perché sin da piccolo ho sempre avuto una grande passione per questo mondo. Ho avuto anche la fortuna di frequentare la scuola Militare Teulié, uno dei due istituti di formazione dell’esercito Italiano. È stato un percorso fondamentale: mi ha permesso di riflettere profondamente su quali fossero i miei obiettivi e i valori che voglio seguire e trasmettere nella mia vita. L’Accademia di Modena rappresenta per me la casa di questi valori, un ambiente ideale per costruirmi come aspirante comandante dell’esercito Italiano: qui si impara davvero cosa significhi leadership, responsabilità e spirito di sacrificio».

È un percorso che consiglierebbe ad altri ragazzi?

«Assolutamente. Lo consiglierei a tutti coloro che hanno voglia di mettersi in gioco e di affrontare sfide continue. Non è un percorso semplice: richiede costanza, impegno e la capacità di affrontare situazioni impreviste. Ma proprio questo lo rende speciale. È perfetto per chi vuole superare i propri limiti e misurarsi con prove che vanno oltre la propria zona di comfort».

Parlando del concorso attualmente aperto, quali saranno le prove da affrontare?

«La domanda di partecipazione può essere presentata online entro il 15 gennaio tramite il portale ufficiale del Ministero della Difesa. Il concorso è articolato in diverse fasi. Si parte con una prova di preselezione, che consiste in quesiti di cultura generale. Poi ci sono le prove ginnico-sportive, seguite dagli accertamenti psico attitudinali. C’è anche una prova scritta di composizione italiana e una di conoscenza della lingua inglese. Per chi aspira a entrare nel corpo sanitario, sono previste ulteriori verifiche in biologia, chimica e fisica. Infine, c’è la prova orale di matematica. L’intero iter si conclude a settembre con la fase del tirocinio, che è l’ultimo passo e determina ufficialmente l’ingresso in Accademia».

Dopo due anni in Accademia, cosa pensano i suoi genitori di questo percorso che ha scelto di affrontare?

«I miei genitori sono molto orgogliosi, mio padre in particolare. Ora che sto vivendo questa esperienza, mi sostiene ogni giorno e mi sprona a dare sempre il massimo».

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