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Carpi, genitori e studenti protestano: «Bus pieni, noi lasciati a piedi»

di Paola Ducci

	Studenti stipati sul bus a Carpi
Studenti stipati sul bus a Carpi

Nel mirino delle famiglie le linee cittadine del trasporto pubblico e anche le corse extraurbane

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CARPI. Sono sul piede di guerra i genitori e gli studenti carpigiani poiché «il problema trasporti è tutt’altro che superato e noi non ce la facciamo più», tuona la mamma di una studentessa del liceo Fanti di Carpi che tutte le mattine è costretta a portare la propria figlia al capolinea della linea gialla in via Venturelli.

«Un grave disservizio»

«Ormai è un dato di fatto, dalla sesta fermata in poi l’autobus è talmente pieno che non carica più nessuno» racconta la signora carpigiana. «Noi viviamo all’altezza della settima fermata della linea gialla che porta in viale Peruzzi – informa – e se vogliamo che nostra figlia vada a scuola con i mezzi, che ovviamente abbiamo saporitamente pagato con un costosissimo abbonamento annuale, dobbiamo prendere l’auto ed accompagnarla al capolinea almeno siamo sicuri che salirà. Questo è un grave disservizio che dall’inizio dell’anno continua costantemente e non si è mai risolto».

Peraltro, la mamma riferisce che, nonostante più volte sia stato segnalato a Seta, ad Amo (Agenzia per la mobilità della nostra provincia che si occupa della logistica del sistema trasporto) e al Comune di Carpi, che la “Gialla” ha un grave problema di sovraffollamento, «ancora troppi sono i giorni che il servizio, soprattutto la mattina, viene effettuato con un autobus di dimensioni ridotte che, ovviamente, parte già pieno al capolinea», specifica la signora.

«Autobus troppo pieni»

Lo stesso problema della linea gialla al mattino lo presenta anche la linea rossa, che per alcuni tratti fa le stesse fermate della gialla, «ma anche quella è piena – sottolinea un altro genitore – e sono più le volte che i ragazzi vengono lasciati a terra e di conseguenza arrivano a scuola in ritardo raggiungendo gli istituti scolastici o tramite il passaggio di qualche genitore, oppure andando a scuola a piedi». Anche le corse extra urbane che arrivano dai paesi vicini non sono di certo messe meglio, in particolare quando raggiungono la città. «Chi a Carpi usufruisce della linea 500 o 510 proveniente da Soliera subisce gli stessi disagi – conferma un’altra mamma – gli autobus sono troppo pieni, peraltro sono estremamente insicuri e non offrono il servizio che dovrebbero lasciando letteralmente a piedi i nostri figli».

Il trucchetto

Infine, c’è anche chi segnala che all’ora di pranzo la situazione non è di certo meglio. «I ragazzi avevano trovato un escamotage per essere sicuri di salire sull’autobus – racconta un papà – si preparavano alla fermata del bus dalla parte opposta della strada rispetto alla direzione che dovevano prendere e salivano non appena arrivava. A quel punto, una volta arrivati al capolinea rimanevano a bordo così si garantivano un posto sul viaggio di ritorno verso casa. Poi però gli autisti si sono accorti del trucchetto – conclude il genitore – e ora i ragazzi ci hanno riferito che c’è qualche conducente che prima di farli salire chiede loro dove devono andare e se non è nella direzione in cui il mezzo sta andando prima del capolinea non li fa salire e li intima ad andare ad aspettare dall’altra parte della strada».

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