Rubano monete da collezione per 5.800 euro: furto alla fiera nel PalaPanini
Una banda fa razzie di borse: arrestato uno dei tre componenti dalla Volante della polizia di Stato
MODENA. Avevano scelto come prede gli espositori e i visitatori del “Mutina 2025”, la 66esima manifestazione filatelica e numismatica modenese che si è tenuta venerdì e sabato per la prima volta al Palapanini.
Il maxi furto
Con sicurezza, e probabilmente anche una certa esperienza, hanno rubato dalle loro auto due borse: una con monete per un valore di 5.800 euro, l’altra effetti personali e un po’ di contante. Ma la banda dei tre se l’è dovuta dare a gambe per l’arrivo della Volante della polizia di Stato, che ha arrestato uno di loro in una cornice d’intervento molto movimentata, che ha visto anche lo speronamento di un’auto da parte dei ladri.
Cosa è successo
L’allarme è scattato sabato verso le 15.30: un espositore che aveva appena messo una borsa con 5.800 euro di monete nel bagagliaio, mentre metteva in moto si è visto avvicinare da un uomo che gli ha preso la borsa salendo di corsa repentinamente su un’Audi che si è allontanata, imboccando il sottopasso in direzione di via Divisione Acqui. L’espositore ha dato subito l’allarme: la Volante è arrivata in un attimo e ha intercettato l’Audi ferma all’incrocio semaforico con strada Fossa Monda Sud. Poco prima vi erano saliti di corsa due uomini travisati da cappellino e scaldacollo con delle borse in mano. Mentre il conducente effettuava un’inversione di marcia, la Volante gli ha bloccato la strada. A quel punto i due passeggeri sono scappati a piedi in direzioni diverse: mentre uno è riuscito a far perdere le proprie tracce, l’altro – un 33enne di Poviglio, nel Reggiano, di origini sinti – è stato raggiunto e arrestato dagli agenti per furto aggravato. Durante la fuga aveva abbandonato sulla strada una borsa e una radio portatile. Il terzo uomo, che era alla guida, dopo aver speronato un’auto è riuscito a scappare, imboccando viale dello Sport.
L’operazione della polizia
La borsa recuperata è risultata non quella con le monete rubata nel parcheggio ma un’altra borsa sottratta poco prima dell’arrivo della Volante dal sedile posteriore di un’auto ferma al semaforo tra via Divisione Acqui e via Fossa Monda: i due uomini a piedi, travisati, si erano avvicinati all’auto e dopo aver infranto il finestrino posteriore avevano preso la borsa (e anche un’altra, non ritrovata). Erano, quindi, saliti sull’Audi guidata dal complice.
In tribunale
Il 33enne ieri mattina è comparso davanti al giudice per la direttissima. Assistito dall’avvocato Massimo Bissi di Ferrara, che lo difende assieme all’avvocato Cataliotti di Reggio, si è detto disponibile a offrire un risarcimento al derubato. Per lui sono stati disposti gli arresti domiciliari. Il gip non ha ritenuto credibile la sua affermazione che non conoscesse le altre due persone con cui era salito in auto: per la polizia invece fanno parte di una banda dedita ai furti, che si tiene in contatto con radioline. Sono in corso le ricerche degli altri due.