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L'intervento

Vignola, coltiva marijuana in appartamento: la polizia locale smaschera un 40enne

di Mattia Vernelli
Vignola, coltiva marijuana in appartamento: la polizia locale smaschera un 40enne

Il “laboratorio” era nascosto in un appartamento di Brodano

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VIGNOLA Un appartamento trasformato in un luogo per la coltivazione, essiccazione e pestatura di marijuana: il protagonista dell’attività illegale, un quarantenne italiano residente a Brodano di Vignola, è stato fermato dagli agenti della polizia locale dell’Unione Terre di Castelli. Alcuni giorni fa, i poliziotti si erano recati nell'appartamento di un condominio nella località vignolese per accertamenti.

L'intervento
Non è passato inosservato il comportamento del proprietario di casa che era subito apparso innervosito dalla presenza degli agenti. Tra l’altro, durante la verbalizzazione degli atti a suo carico, gli agenti avevano avvertito un odore sospetto provenire dall’interno dell’appartamento. A quel punto è stato chiesto l’intervento dell’Unità cinofila in servizio al Comando dell’Unione. Il cane Fait, appositamente addestrato, ha immediatamente segnalato al suo conduttore la presenza di sostanza stupefacente. Le operazioni di perquisizione dell’appartamento hanno svelato una stanza che aveva le serrande rigorosamente abbassate. Gli agenti hanno rinvenuto tutto il materiale necessario alla coltivazione, all’essiccazione e alla pesatura di marijuana.

Unità antidroga

Un piccolo ma strutturato laboratorio: appoggiate ai muri perimetrali due serre artigianali, dotate di lampade illuminanti e di impianto di aerazione, per la crescita delle piante che evidentemente avevano trovato il loro habitat ideale visto che, al momento, lì venivano coltivate 9 piante verdi alte mezzo metro ciascuna. Su tavoloni, nella stessa stanza e in quelle vicine, erano stati stesi i setacci con le foglie in essiccazione, nonché tutte le attrezzature necessarie alle diverse operazioni fino al confezionamento finale del prodotto.

Il 40enne
Il 40enne è quindi stato deferito alla Procura della Repubblica con l’accusa di coltivazione, produzione e detenzione di sostanza stupefacente ai sensi delle norme del testo unico sugli stupefacenti. Il sequestro di tutto il materiale è stato convalidato dalla stessa Procura.

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