Terremoto a Finale Emilia: «L’epicentro nella zona della discarica deve far riflettere»
Il sisma di magnitudo 3.5 registrato alle 16.34 del 15 gennaio si è sviluppato a 8 chilometri di profondità proprio sotto il contestato impianto di via Canaletto Rovere. Maurizio Poletti (Osservatorio civico): «Sollevai il problema già nel 2013 con un esposto alla Procura di Modena»
FINALE EMILIA. Un boato improvviso, poi la terra che vibra sotto i piedi. È quanto accaduto nella Bassa Modenese alle 16.34 di mercoledì 15 gennaio, quando una scossa di terremoto di magnitudo 3.5, con epicentro a Finale Emilia e una profondità di 8 chilometri, ha fatto rivivere a molti abitanti i drammatici ricordi del sisma del 2012. La scossa è stata avvertita anche in diversi comuni della provincia di Ferrara, creando apprensione.
L’epicentro nella zona della discarica
L’epicentro in via Canaletto Rovere, un luogo che riporta alla mente vicende di tutt’altro tipo. La zona, infatti, coincide con la discarica oggetto di critiche e al centro di inchieste giudiziarie e polemiche. Non a caso ieri in tanti hanno sottolineato come un impianto così delicato sul fronte ambientale – al quale, con varie posizioni e sfaccettature, l'intero paese è contrario – non possa collocarsi su un terreno a rischio sismico, come testimonia l’epicentro del sisma di ieri. Proprio su questo tema è intervenuto Maurizio Poletti dell’osservatorio civico “Ora tocca a noi”: «Già dal 2013, attraverso un esposto alla Procura di Modena, sollevai la questione della problematica sismica relativa alla discarica di Finale, dove rimarcai il fatto che gli impianti di discarica non possono essere ubicati in aree interessate da fenomeni di faglie attive ed aree a rischio sismico. La Regione aveva indicato l'area interessata alla discarica tra quelle per cui si prevedeva l'esclusione di tutte le attività pericolose per l'ambiente, categoria a cui appartengono appunto le discariche». Continua Maurizio Poletti: «Per essere chiari li in quel posto non dovevano essere autorizzate nuove discariche! Siamo difronte all'ennesima violazione! Quindi l'evento sismico di ieri mette a nudo l'ennesima violazione normativa e l'ennesima gravissima sottovalutazione dell'impatto devastante delle discariche di Finale».
Nessun danno a persone o cose
Tornando alla scossa, la Protezione civile di Finale ha riferito che non c'è stato nessun danno a persone o edifici. Considerata la lieve entità della scossa, il Comune ha deciso di non attivare il censimento dei danni. Mentre le autorità rassicurano sulla mancanza di danni significativi, la scossa riapre vecchie ferite e ricordi che gli abitanti della Bassa vorrebbero solo dimenticare. «Ero in casa e all’improvviso ho sentito un rumore fortissimo – racconta un abitante di San Felice – Poi il divano ha iniziato a muoversi, anche se è durato pochi secondi. Mi stavano già tremando le gambe, il cuore batteva all’impazzata. Quella paura non se ne andrà mai».
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