Gazzetta di Modena

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La festa

Il sole d’inverno bacia la fiera di Sant’Antonio: migliaia di persone in centro

di Ginevramaria Bianchi

	Pienone per la fiera di Sant'Antonio
Pienone per la fiera di Sant'Antonio

Pienone tra i banchi in via Emilia per il tradizionale appuntamento, che anticipa di due settimane la festa del patrono San Geminiano

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MODENA. C’è sempre chi riesce a lasciarsi incantare dallo stesso infallibile repertorio: spremiagrumi che promettono miracoli anche con il sedano e lo zenzero, e quegli immancabili pulisci vetri che sembrano capaci di rendere invisibile ogni alone. E poi c’è chi, anche senza cercare occasioni particolari, scende in piazza semplicemente per il gusto di mangiare all’aperto, passeggiando tra i profumi invitanti e condividendo un momento di convivialità con amici e familiari. Una tradizione che si rinnova, quella della fiera di Sant’Antonio, creando un legame fortissimo tra le abitudini di sempre e i frammenti di quotidianità dei modenesi. Ed è proprio questo il bello.

Pienone tra i banchi in via Emilia

La fiera di Sant’Antonio, che anticipa di due settimane la festa del patrono San Geminiano, ha visto migliaia di persone sfilare per via Emilia centro, trasformando la città in un mosaico di colori, profumi e suoni. I primi raggi di sole si sono affacciati timidamente, accarezzando le bancarelle ancora in fase di allestimento, per poi diventare decisi e caldi verso metà mattinata, illuminando i volti sorridenti della folla. Tra i banchi si intrecciavano le voci dei commercianti che richiamavano i passanti, mentre l’odore forte delle caldarroste si fondeva con quello dei panini imbottiti. I bambini stringevano forte i fili dei loro palloncini colorati, con gli occhi spalancati davanti a giocattoli scintillanti e giostre rumorose; nel frattempo, i più grandi si concedevano piccoli peccati di gola, mordendo croccanti con le mandorle che, puntualmente, regalano fastidiosi dolori ai denti. E qua e là, tra una bancarella e l’altra, si poteva anche scovare qualche occasione tra pile di maglioni, sciarpe e cappotti.

I numeri della fiera, dalla bancarelle ai controlli

In tutto, gli ambulanti sono stati 428. Il Comune fa sapere che sono stati impegnati 68 operatori di polizia locale, presenti anche con uno stand, per gestire la viabilità e prevenire borseggi e furti. I controlli commerciali, svolti con l’Ispettorato del lavoro e la guardia di finanza, hanno rilevato a Sant’Agostino due lavoratori pagati in contanti e uno in nero, con sanzioni per oltre 3.500 euro. Nessuna irregolarità è emersa sui banchi controllati. Infine, sono state necessarie 20 rimozioni di veicoli in divieto di sosta per consentire il posizionamento degli ambulanti. Nonostante ciò, l’atmosfera era familiare e accogliente. L’unica cosa che verrebbe da dire è che è stato bello. Bello come sempre.