Gazzetta di Modena

Modena

Il racconto

SpaceX, la navicella Starship di Elon Musk illumina il cielo dopo l’esplosione: i video e le foto di una coppia modenese

di Marco Costanzini

	La scia in cielo
La scia in cielo

Manuela Grani e Alessandro Gaddi, novelli sposi di Castelvetro, si trovano in viaggio di nozze a Turks e Caicos: «Un bagliore, poi tanti fasci luminosi mentre stavamo passeggiando in spiaggia al tramonto»

3 MINUTI DI LETTURA





MODENA. «Il successo è incerto, ma il divertimento è garantito!». L’ironia di Elon Musk per commentare il fallimento del settimo test in volo di Starship di SpaceX rispecchia lo stupore di chi ha assistito alla scena dell’esplsione della navicella spaziale che il patron di Tesla e X vorrebbe fare arrivare su Marte, seguita da una lunga scia di detriti che ha illuminato il cielo. Come Manuela Grani e Alessandro Gaddi, coppia di novelli sposi di Castelvetro che si trova in viaggio di nozze a Turks e Caicos, arcipelago di 40 isole coralline nell’oceano Atlantico a sud-est delle Bahamas.

Lo stupore e lo sguardo all’insù

«Eravamo in spiaggia a Grace Bay, tra le 17.45 e le 18, e stavamo facendo una passeggiata in riva al mare per ammirare il tramonto – racconta Manuela –. Guardando il cielo, in lontananza abbiamo visto muoversi quella che inizialmente ci sembrava potesse essere la luna; abbiamo quindi pensato che fosse un aereo, ma all’improvviso l’oggetto è sparito e qualche secondo dopo è apparso un bagliore che si è frammentato in fasci luminosi, come si vede nelle foto e nei video che abbiamo registrato». Proprio da Turks e Caicos arrivano le riprese amatoriali che anche Musk ha utilizzato su X dopo l’esplosione di Starship: la navicella era decollata 8 minuti e mezzo prima dal Texas, a Boca Chica, vicino al confine con il Messico. L’obiettivo era un giro intorno al mondo simile ai precedenti voli di prova.

SpaceX, Starship e Elon Musk

SpaceX, azienda di Musk, aveva riempito Starship – il razzo più grande e potente del mondo – con 10 satelliti fittizi per esercitarsi a rilasciarli: quello non andato a buon fine è stato il primo volo di questa nuova e potenziata navicella spaziale. Il razzo da 400 piedi (123 metri) è partito rombando nel tardo pomeriggio da Boca Chica e i satelliti di prova erano delle stesse dimensioni dei satelliti Internet Starlink di SpaceX (quelli visti di recente anche sui cieli di Modena): come la navicella spaziale, erano destinati a cadere nell’oceano Indiano per concludere la missione. Musk ha in programma di lanciare Starlink veri e propri su Starship prima di passare ad altri satelliti e, alla fine, agli equipaggi. La Nasa ha riservato un paio di Starship per far atterrare gli astronauti sulla luna entro il prossimo decennio. L’obiettivo di Musk è Marte: «Ogni lancio di Starship – ha detto su X – è un ulteriore passo avanti verso Marte».

Il razzo New Glenn di Jeff Bezos

Ore prima in Florida, un’altra compagnia miliardaria, la Blue Origin di Jeff Bezos, ha lanciato il nuovissimo razzo di grandi dimensioni, New Glenn: il razzo ha raggiunto l’orbita al suo primo volo, posizionando con successo un satellite sperimentale a migliaia di miglia sopra la Terra. Ma il booster del primo stadio è stato distrutto, mancando l’atterraggio mirato su una piattaforma galleggiante nell’Atlantico.