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Lo spavento

Monossido in casa, dieci intossicati a Finale: quattro sono bambini

di Daniele Montanari

	Il 118 ha soccorso gli intossicati
Il 118 ha soccorso gli intossicati

Due famiglie residenti a Massa Fnalese in ospedale per il malfunzionamento di una canna fumaria: la più grave di tutti gli intossicati è una bimba di 5 anni trattata in iperbarica a Fidenza

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FINALE EMILIA. Dieci intossicati dal monossido, tra cui quattro bambini. È il bilancio dell’emergenza scattata a Massa Finalese sabato sera – 18 gennaio – che poteva avere anche conseguenze tragiche. Per numero di coinvolti, è il più grave caso di intossicazione degli ultimi tempi in provincia.

L’allarme

L’emergenza è scattata verso le 20.15 in un’abitazione a due piani situata a Massa in via per Modena. Lì vi abitano due famiglie pakistane, che per il riscaldamento utilizzano un camino che ha la canna fumaria in comune nei due appartamenti, uno sopra all’altro. Erano tutti in casa, e all’improvviso hanno accusato una serie di malori che hanno coinvolto tutti gli occupanti: da una bimba di 8 mesi a una donna di 63 anni, la più anziana. Con tutta probabilità si è trattato di un malfunzionamento della canna fumaria, che ha portato a sprigionare monossido che attraverso il condotto in comune si è diffuso in pochi minuti in entrambi gli appartamenti. L’allarme ha portato sul posto subito il 118, con diverse ambulanze visto l’elevato numero di persone che manifestavano evidenti sintomi da intossicazione. Sul posto anche i vigili del fuoco volontari di Finale, che hanno fatto gli accertamenti di competenza sulla dinamica che ha portato alla diffusione del monossido.

I soccorsi

Di fronte al numero degli intossicati, è stata disposta un’ampia operazione di soccorso. Sono risultate coinvolte nell’intossicazione dieci persone in tutto, come dicevamo, tra cui quattro bambini, anche una bimba di 8 mesi. Tra gli adulti, anche una trentenne in gravidanza. Tutti i dieci sono stati portati con diverse ambulanze dapprima all’ospedale di Mirandola, dove sono stati analizzati i singoli casi e poi inviati anche alle altre strutture ospedaliere. In particolare, tre bimbi sono stati mandati alla Pediatria dell’ospedale di Carpi, assieme a un trentenne. I casi più gravi invece hanno richiesto il trattamento in camera iperbarica a Fidenza: lì sono stati inviati una bimba di 5 anni (la più grave fra tutti gli intossicati), un giovane di 27, la trentenne incinta, un altro 30enne e la 63enne. Nella tarda mattinata di ieri risultavano dimessi, dopo i trattamenti, tutti i pazienti di Mirandola e Fidenza. Dimessa quindi anche la bimba di 5 anni, senza complicanze. I pazienti di Carpi invece risultavano ancora in trattamento, ma fortunatamente nessuno in gravi condizioni.

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