Gazzetta di Modena

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La fuga

Scappa all’alt, la folle corsa in auto di un giovane senza patente per le strade di Modena

di Daniele Montanari

	L'auto a fine corsa
L'auto a fine corsa

Il 21enne ha “bucato” tre semafori rossi con la Mercedes da 400 cavalli da via Giardini a viale Corassori, dove è stato raggiunto e arrestato dalla Finanza. Dovrà pagare anche 7.500 euro di multe

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MODENA. Sfreccia in città alla guida di una supersportiva da più di 400 cavalli. Senza patente. Non si ferma all’alt della Guardia di Finanza e scappa, dando vita a un pauroso inseguimento in centro sulla via Giardini. Ma alla fine viene fermato e arrestato. Tutto questo a soli 21 anni.

La fuga e l’arresto

È successo venerdì 17 gennaio verso le 15 sulla Giardini vicino all’incrocio con viale Muratori. La Guardia di Finanza stava facendo controlli con i baschi verdi, la sezione operativa di pronto intervento. Controlli stradali volti anche ad accertamenti sui beni di lusso. Hanno subito notato l’arrivo di una Mercedes Amg A45S, una supersportiva da 421 cavalli. Hanno indicato al giovane alla guida di accostare ed è iniziato tutto. Il ragazzo, italiano, che viaggiava con altri tre giovanissimi (due ragazze, di cui una minorenne, e un altro ragazzo) ha invece accelerato per sfuggire al controllo. Una corsa folle, la sua: ha fatto tutto il rettilineo della Giardini verso viale Corassori “bucando” 3 semafori. Ma i finanzieri, con l’Alfa di ordinanza, gli erano sempre alle calcagna. Ha svoltato in viale Corassori e poi via, ancora in fuga. Ma ormai con il fiato sul collo dei finanzieri. Finché all’incrocio con viale Italia è finito contro il muretto di un marciapiede. Ma non si è ancora arreso: è corso fuori dalla macchina e ha tentato di scappare a piedi. Ma è stato raggiunto anche così: i baschi verdi l’hanno agguantato e, a quel punto, arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Tale infatti si configura la fuga stradale all’alt.

Fine corsa

È emerso che il 21enne era alla guida della macchina che suo zio aveva noleggiato da una ditta di Reggio. Aveva pensato di “far festa” con gli amici prendendo il bolide, pur non avendo la patente e avendo invece già a che fare con altri guai. Elettricista, si trovava infatti agli arresti domiciliari per altri reati, ma aveva il permesso di muoversi per lavoro. Non certo in quel modo, però. Dopo aver trascorso la notte al Comando della Guardia di Finanza, la mattina di sabato 18 gennaio è stato condotto davanti al giudice Danilo De Padua per la direttissima. Assistito dall’avvocato Stefano Sordato (in sostituzione di Luca Lugari), il 21enne ha ammesso tutto, chiedendo scusa per la sua condotta sconsiderata che, con quella guida selvaggia, ha messo a rischio la sua vita, quella dei suoi amici a bordo e quella delle persone che ha incontrato in quei 5 minuti di follia stradale.
L’accusa (vpo Federica Benati) ha chiesto il carcere a fronte della gravità della condotta, l’avvocato la rimessa in libertà o una misura di custodia alternativa. Così alla fine ha deciso il giudice, disponendo per lui i domiciliari, misura comunque in grado di scongiurare una recidiva. Non è finita qui però.

La supermulta

Oltre al lato penale, c’è ovviamente quello amministrativo, per tutte le infrazioni al Codice della strada. Al 21enne sono state contestate infrazioni a raffica: una decina tra guida senza patente, guida pericolosa, passaggio tre volte col rosso, eccesso di velocità... In totale, 7.500 euro di sanzioni, riducibili a 5.100 euro se lui, o la famiglia, paga entro 5 giorni. Deve pagare, se rivuole avere la macchina che, essendo con targa straniera, è stata sottoposta a fermo in attesa della corresponsione del dovuto. Se non paga, tra 60 giorni l’auto verrà pignorata. Chissà se lo zio si accollerà tutto... Nel frattempo, si attendono gli esiti dell’alcol test a cui è stato sottoposto il 21enne, che trascorrerà i domiciliari nella sua casa di Vignola.