Soccorritori insultati e aggrediti a Carpi mentre salvano una vita
Un infermiere e un autista del 118 vittime di violenza verbale durante un intervento al circolo “Graziosi” di via Sigonio: hanno dovuto chiedere aiuto alle forze dell’ordine. L’Ausl di Modena: «Frasi irripetibili e irricevibili, massima vicinanza al personale aggredito». Anche il sindaco Righi condanna
CARPI. Insulti, offese e un fiume di rabbia. Rabbia ingiustificata, nei confronti di persone, di sanitari, che erano lì per fare il loro lavoro, ovvero aiutare il prossimo e salvare vite. Come del resto fanno sempre, 365 giorni l’anno. È il racconto dell’ennesima aggressione subita da medici e infermieri, in questo caso da un equipaggio del 118. Lo spiacevole episodio è accaduto al circolo Graziosi, a Carpi, dove gli operatori intervenuti hanno dovuto chiamare le forze dell’ordine per difendersi da parole indicibili.
Cos’è accaduto
È l’Azienda Usl di Modena a rendere noto che nei giorni scorsi si è purtroppo verificata una violenta aggressione verbale nei confronti di un equipaggio del Servizio emergenza territoriale del 118. Intervenuti sul posto, nel centro sociale di via Carlo Sigonio, con un mezzo di soccorso avanzato in sette minuti a seguito di una chiamata alla Centrale operativa, durante l’intervento sul paziente, «infermiere e autista soccorritore hanno subito da parte di alcuni dei presenti commenti aggressivi e frasi irripetibili e irricevibili da parte dell’Azienda tutta, che intende dunque manifestare al personale aggredito la propria totale vicinanza e condannare con forza tale atto», sottolineano dall’Ausl. Secondo la ricostruzione dell’Azienda sanitaria, «si tratta di episodi che appaiono totalmente slegati da qualsiasi tipo di valutazione sulla tempestività ed appropriatezza del soccorso prestato - valutazione che comunque non giustifica comportamenti aggressivi - e che denotano oltre alla mancanza di regole relazionali e civiche, l’ignoranza delle informazioni di base rispetto al lavoro delle figure professionali coinvolte e alle modalità d’intervento in situazioni di emergenza».
La dg Ausl
Durissima la condanna della direttrice generale dell’Ausl, Anna Maria Petrini: «Questi atti si nutrono purtroppo di un clima generale di disaffezione e sfiducia verso i professionisti sanitari e il loro lavoro, oltre che della disinformazione ormai diffusa in tanti contesti e talvolta cavalcata in maniera strumentale – dichiara Petrini, unitamente alla direzione sanitaria e assistenziale – Ricordo che le leggi vigenti consentono in molti casi di agire d’ufficio contro i colpevoli: oltre a prendere i dovuti provvedimenti rispetto all’atto in sé, lavoreremo ancora più intensamente, perché sia punito chi agisce comportamenti violenti ma soprattutto per favorire presso i nostri cittadini la conoscenza delle procedure e delle diverse professionalità che intervengono su una emergenza. Questi tipi di aggressioni, infatti, non possono essere limitati solo agendo sul livello di sicurezza dei nostri operatori, cosa che comunque l’Azienda sta facendo, ma anche intervenendo sul piano della prevenzione e unendoci tutti – sanità, istituzioni, società civile, singoli cittadini – nel promuovere una diversa cultura: nulla, lo ripeto, nulla può giustificare un atteggiamento del genere».
Il sindaco
Anche il sindaco di Carpi, Riccardo Righi, si è subito informato in merito a quanto accaduto: «Qualsiasi violenza o sopruso contro chi lavora, con serietà, è da condannare, e per questo esprimo la mia più profonda solidarietà agli operatori colpiti – dichiara il primo cittadino – Come istituzioni, dobbiamo lavorare insieme per garantire sempre la sicurezza di chi lavora, tutelando la loro incolumità fisica e dignità non solo professionale, ma anche personale».
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