Montefiorino piange Ilario Baroni, morto dopo un mese di agonia in ospedale
A dicembre era caduto dal tetto durante dei lavori a casa: si è spento a Baggiovara, aveva 63 anni. I funerali nella chiesa di Lago, poi la salma andrà in cremazione a Modena
MONTEFIORINO. Morto dopo un mese di agonia in ospedale, a seguito dei gravissimi traumi riportati mentre lavorava a casa sua. Ha suscitato grande cordoglio a Montefiorino ieri la notizia che Ilario Baroni non ce l’ha fatta: si è spento a Baggiovara a 63 anni. Fino all’ultimo i suoi compaesani hanno sperato in un miracolo, che purtroppo non c’è stato, nonostante un mese di trattamenti medici intensivi. Lascia la moglie Valerie insieme ai figli Sarah e Luca, con le nipoti e gli altri parenti. I funerali, seguiti dalle onoranze Coriani, saranno domani (venerdì 24 gennaio) alle 10.30 nella chiesa di Lago, dove abitava, poi la salma andrà a Modena in cremazione. Sempre presso la chiesa di Lago stasera alle 20.30 sarà recitato il rosario.
Chi era Ilario Baroni
Ilario era una persona molto conosciuta in paese: il figlio Luca, assieme alla moglie Marika, gestisce la macelleria-gastronomia del paese, e il padre, in pensione, tutte le volte che poteva veniva sempre a dare una mano in negozio, soprattutto nel banco della gastronomia, con gli assaggi preparati con tanta cura. Serviva la gente sempre educato e sorridente: una persona che si faceva voler bene. Amava anche tantissimo la musica: suonava la fisarmonica, e quando c’era bisogno per qualche festa o evento, anche per gli anziani, lui c’era sempre.
L’incidente domestico
Il giorno dell’incidente Ilario, a cui piaceva fare i classici lavoretti di manutenzione a casa, stava effettuando un intervento sul tetto, a Lago. All’improvviso, per una dinamica in corso di accertamento da parte degli inquirenti, è caduto da un’altezza di diversi metri, riportando traumi che sono apparsi subito gravissimi. È stato centralizzato immediatamente all’ospedale di Baggiovara, dove appena arrivato è stato preso in carico dal Trauma Team. I medici sono riusciti a stabilizzare le condizioni, poi sono iniziate le terapie con monitoraggio costante, nella speranza di una ripresa, che purtroppo non c’è stata.
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