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L’analisi

A Natale 215 interventi del 118 sulle piste da sci del Cimone: «Tante cadute e piccoli malori»

di Angelica Melli

	Un soccorso sulle piste 
Un soccorso sulle piste 

Ecco come funziona il primo soccorso sulle piste del Comprensorio: «L’ambulatorio a Passo del Lupo è un servizio aggiunto che permette di curare molti pazienti in loco»

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SESTOLA. Sono stati 215 gli interventi di soccorso sulle piste da sci del Cimone nel periodo natalizio. «La quantità di interventi è in linea con i numeri degli anni in cui si sono verificate nevicate di questo tipo» spiega Fabio Mora, responsabile delle professioni sanitarie del dipartimento di Emergenza-Urgenza di Modena. «Abbiamo eseguito – prosegue – molti interventi, la maggior parte per piccola traumatologia dovuta a cadute accidentali, piccoli malori e scontri tra sciatori».

Il sistema organizzato di soccorso

I turisti che hanno scelto di visitare il Comprensorio Cimone , hanno potuto beneficiare di un’assistenza sanitaria sul posto, grazie alla collaborazione tra Ausl Modena e Consorzio stazione invernale del Cimone. Nel corso degli anni si è sviluppato un sistema organizzato di soccorso sulle piste che coinvolge il Servizio Emergenza Territoriale 118 Modena, la Federazione italiana soccorso piste Cimone, il Soccorso Alpino e Speleologico Emilia-Romagna (Saer) i Carabinieri sciatori soccorritori e la Centrale operativa 118 Emilia-Est. «Tutti i medici e gli infermieri coinvolti hanno un background di emergenza territoriale di 118 – continua Mora – e hanno una formazione specifica nell’ambiente montano, ad esempio sono tutti ottimi sciatori».

Come si interviene in caso di allarme

Il sistema di soccorso è integrato e immediato: il 118 riceve la richiesta di aiuto, la Centrale operativa allerta i colleghi della Fisps (Federazione italiana di soccorso su piste da sci) che hanno la sede operativa in un ambulatorio a Passo del Lupo. L’infortunio viene subito identificato attraverso un codice colore in base alla gravità, esattamente come avviene su strada, per capire che tipo di intervento organizzare e quali mezzi e personale inviare. Fabio Mora spiega in che modo gli infortunati vengono raggiunti dai soccorritori: «Il mezzo più utilizzato è la motoslitta. Una è della Fisps, che porta il personale sul posto come se fosse un’automedica o un’ambulanza, le altre motoslitte sono fornite dai Carabinieri sciatori e hanno un rimorchio speciale per trasportare i pazienti su di una barella».

Come vengono trattati i vari casi

I traumi meno gravi vengono risolti nell’ambulatorio presente a Passo del Lupo, mentre i casi più gravi vengono trasportati al pronto soccorso. Può interventire anche l’elisoccorso, come è accaduto lo scorso 31 dicembre quando un turista di 51 anni di origine toscana è stato trasportato all’ospedale di Baggiovara per sospetto infarto. In 54 minuti dalla chiamata al 118, l’uomo è arrivato nel reparto di Cardiologia.

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