L’ultimo saluto a “Vitto” e al suo cuore grande: «La sua casa interiore sempre aperta a tutti»
Chiesa di San Giovanni Bosco gremita per l’ultimo saluto a Vittorio Reggiani, consigliere comunale di Modena morto a 56 anni
MODENA. «Vittorio è stato l’uomo dell’incontro, capace di mobilitare energia e bene, mai con supponenza, ma sempre con umiltà e leggerezza. Una casa interiore la sua, dalle porte sempre aperte a tutti, a prescindere». Così padre Giuliano Stenico, presidente del Ceis di Modena, ha ricordato nell’omelia della cerimonia funebre, Vittorio Reggiani, di soli 56 anni, persona conosciutissima in città e consigliere comunale al secondo mandato, venuto a mancare nella giornata di giovedì 23 gennaio a causa di una malattia.
L’ultimo saluto in San Giovanni Bosco
I funerali si sono tenuti nella chiesa della parrocchia di San Giovanni Bosco a Modena. Padre Stenico ha concelebrato insieme a molti altri sacerdoti della diocesi di fronte ad una chiesa gremita, con così tante persone che hanno deciso di partecipare all’ultimo saluto a “Vitto” (così era chiamato da tutti coloro che lo conoscevano bene), che si è resa necessaria l'apertura di altri spazi della parrocchia oltre alla chiesa. Ma, nonostante questo, in tanti hanno seguito la funzione nel piazzale esterno. La cerimonia funebre è stata molto sentita e partecipata con una numerosa presenza di giovani. Vittorio Reggiani è sempre stato molto impegnato, non solo politicamente (era membro del Partito democratico), ma anche a livello educativo, soprattutto nella parrocchia di San Giovanni Bosco, sebbene non avesse particolari appartenenze associative.
L’omelia di padre Giuliano Stenico
«Vittorio sapeva sorridere anche nei momenti più difficili – ha sottolineato padre Stenico – sapeva rapportarsi con tutti con grande empatia, comprensione e apertura mentale. Nei confronti della fede aveva quell’atteggiamento di cui oggi abbiamo più bisogno: non una fede proclamata all’esterno, ma una fede che per lui coincideva con il suo essere “persona” che sempre sapeva incontrare l’altro». Parole che hanno destato grande commozione sia tra i familiari (la moglie Francesca con i quattro figli), che tra le tante persone note in città accorse per porgergli l’ultimo saluto.
Il mondo della politica unito nel ricordo
Presenti infatti nei primi banchi anche la vicesindaca Francesca Maletti, l’assessora Federica Venturelli, l’ex sindaco Gian Carlo Muzzarelli, il presidente del Consiglio comunale Antonio Carpentieri e moltissimi altri consiglieri di tutte le forze politiche. Durante le preghiere dei fedeli, numerosi sono stati gli interventi di chi, tra le lacrime, si è sentito di riportare qualche ricordo, ma soprattutto sono state espresse parole di gratitudine per tutto quanto fatto nella sua vita «messa a disposizione per il bene comune», ha sussurrato la nipote. La cerimonia si è conclusa con l’uscita del feretro dalla chiesa, accolto dalla folla con un lunghissimo applauso.