Rappresentante rapinato dello zaino pieno di gioielli da due ladri in moto
Lo scippo è avvenuto in corso Vittorio Emanuele dopo che l’uomo aveva concluso un incontro di lavoro in una nota gioielleria del centro storico di Modena
MODENA. Aveva da poco concluso un incontro di lavoro presso una nota gioielleria del centro storico di Modena, poi lo scippo. Brutta avventura, al termine di una lunga giornata di lavoro, per un rappresentante di preziosi che stava rientrando a piedi verso l’automobile parcheggiata alle porte del centro: durante il tragitto è stato rapinato da una coppia di ladri, che gli ha sottratto uno zaino contenente gioielli, per un valore che potrebbe essere di svariate migliaia di euro, persino decine.
Lo scippo in corso Vittorio Emanuele
È quanto accaduto martedì sera in corso Vittorio Emanuele a Modena, alle spalle dell’Accademia militare. La vittima, appunto, è un rappresentante di gioielli. Questi professionisti spesso viaggiano con diversi campioni utili alla vendita, piccoli show room ambulanti che diventano fondamentali nelle contrattazioni e nella vendita, ma che al contempo rappresentano un valore molto importante. E così è stato per lui anche l’altra sera, quando è rimasto nel negozio di preziosi per contrattare gli ultimi affari. L’uomo, dopo aver terminato la trattativa, si è allontanato dal negozio del centro storico e ha proseguito a piedi in direzione corso Vittorio Emanuele dove aveva lasciato l’auto. Erano circa le 20 e già di per sé quella zona di Modena nell’ultimo periodo è stata al centro di diversi episodi, come furti, oltre ad essere notoriamente area di spaccio, soprattutto in tarda serata. Quella strada, tuttavia, è anche una delle più comode per parcheggiare nelle vicinaze del centro storico per chi arriva da fuori Modena e poi avviarsi a piedi in centro storico. Per questo il professionista la stava raggiungendo, quando è stato avvicinato da una motocicletta, che lo ha affiancato, con due uomini in sella. I borseggiatori lo hanno intercettato e strattonato fino a riuscire a sottrargli lo zaino, contenente vari oggetti di alto valore. E, se è vero che il quartiere è malfrequentato, è altrettanto vero che non va scartata l’ipotesi che il colpo sia stato portato a termine da professionisti del crimine. Hanno agito a colpo sicuro: con il casco, volto coperto e grande rapidità.
L’ipotesi di un pedinamento
Tornando all’altro giorno, forse lo tenevano sott’occhio da tempo e lo hanno seguito per qualche centinaio di metri, dopo che la vittima era uscita dal centro storico con il suo carico di valore, prima che potesse mettere tutto al sicuro sulla sua automobile e rientrare. E così, una volta che l’uomo ha girato l’angolo in corso Vittorio Emanuele si sono avvicinati sempre più, fino a compiere il colpo fulmineo, per poi sparire nel buio della notte, lasciando il rappresentante di gioielli senza il suo prezioso carico e un ammanco da decine di migliaia di euro. Quella zona del centro storico di Modena è ricca di telecamere di videosorveglianza pubblica, in grado di immortalare ogni movimento. Sarà da capire se l’individuazione della motocicletta, poi, potrà essere in qualche modo utile agli inquirenti per cercare di ricostruire i movimenti dei sospetti. Altro dettaglio che non si può escludere è che anche il veicolo fosse oggetto di furto e dunque la targa non sarà sufficiente, con tutta probabilità, per risalire agli autori.
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