Modena «in crisi acuta da azzardo»: ecco quanto si gioca in ogni comune
In Emilia Romagna si conferma l’anomalo primato negativo di Pievepelago, Sassuolo in cima alla classifica delle città più grandi. Soltanto Carpi è in calo. Cavallaro (Anci): «Lo Stato fa cassa sulle miserie»
MODENA. L’anomalo primato di Pievepelago si conferma su scala regionale. Sassuolo domina tra le città più grandi dell’Emilia Romagna, mentre a Guiglia il gioco d’azzardo non attecchisce e la provincia «è in crisi acuta».
Oltre tremila euro a testa
La ricerca “Pane e azzardo 2” incorona ancora una volta il Comune del Frignano per spesa pro capite dei cittadini tra 18 e 74 anni. Nel 2023 il valore di Pievepelago (3.276,13 euro a testa) è più del doppio della media provinciale (1.321,10 euro). Il podio è completato da Sassuolo (2.083,39 euro) e Ravarino (2.031,03 euro), gli unici due Comuni modenesi (oltre a Pievepelago) dove si sono spesi oltre duemila euro all’anno per l’azzardo. La “top ten” modenese include Bomporto (1.983,30 euro pro capite), Novi (1.966,90 euro), Concordia (1.850,14 euro), Formigine (1.603,30 euro), Fiorano (1.527,85 euro), Campogalliano (1.516, 79 euro) e Castelfranco (1.506,18 euro). In ventotto Comuni modenesi su quarantasette la spesa media pro capite annua per l’azzardo supera i mille euro al mese. L’ultimo territorio provinciale in cui si scavalca la soglia è Bastiglia (1.001,79 euro a testa).
Modena è quindicesima
Il capoluogo Modena si piazza al quindicesimo posto con 1.331,89 euro pro capite, circa dieci euro in più della media provinciale. Tre i Comuni modenesi in cui la spesa media a testa non arriva a quattrocento euro all’anno: Guiglia (249,94 euro), Fanano (292,87 euro) e Prignano (334,73 euro). La “top ten” inversa è completata da Frassinoro (418,93 euro), Lama (478,53 euro), Marano (510,61 euro), Fiumalbo (515,52 euro), Medolla (586,87 euro), San Felice (621,28 euro) e Camposanto (680,71 euro).
«Crisi acuta»
I ricercatori di Cgil, Federconsumatori, Isscon e Regione hanno identificato «una crisi acuta da azzardo» per la provincia modenese, dove solo Carpi «è in vistoso calo». In tutta l’Emilia Romagna risulta una spesa di nove miliardi e mezzo di euro nel 2023. «Un’enorme ferita per le comunità che amministriamo», ha detto Emanuele Cavallaro, in veste sia di sindaco di Rubiera sia di coordinatore tematico regionale dell’Anci per la promozione alla legalità e per la lotta al gioco di azzardo.
«Non annulliamo gli sforzi»
Cavallaro s’è detto preoccupato per «una proposta di riforma del gioco d'azzardo fisico che annulla le leggi regionali», in riferimento alla normativa dell’Emilia Romagna con il distanziometro e tanti “paletti” per i gestori. Il coordinatore s’è appellato a tutti i parlamentari della regione. «È insopportabile il sospetto che lo Stato voglia fare cassa sulle miserie delle dipendenze», ha ribadito. «Non possiamo permetterci di annullare gli immani sforzi compiuti», hanno incalzato Enza Rando e Stefano Vaccari, parlamentari modenesi del Pd. Per Marco Croatti, senatore del Movimento 5 Stelle, i dati «sono la logica conseguenza di una politica sfacciatamente a favore della potente lobby delle scommesse portata avanti dal governo Meloni fin dal primo giorno del suo insediamento».
© RIPRODUZIONE RISERVATA