Vendeva Ferrari dal valore inestimabile ma era sconosciuto al fisco
Da 25 anni un commericante di Parma trattava auto d’epoca e rarità senza dichiarare nulla all’Erario: la Guardia di Finanza ha sequestrato 18 supercar tra cui una Ferrari 340 MM Vignale Spider, una Ferrari 275 GTB/2, Lamborghini e Porsche
PARMA. Una Ferrari 340 MM Vignale Spider (appena tre esemplari costruiti dalla casa di Maranello), una Ferrari 275 GTB/2 di color verde pino, prodotta in questa colorazione, in sei esemplari, e poi altri modelli della casa del Cavallino Rampante e ancora Lamborghini e Porsche: 18 veicoli che la Guardia di Finanza di Bologna e Parma ha sequestrato, a seguito di un decreto della Procura di Parma a carico di un commerciante di auto d’epoca sconosciuto al fisco. Con il decreto di sequestro si ipotizzano a carico dell’indagato i reati di autoriciclaggio e di omessa dichiarazione.
Il maxi-sequestro
Sequestrati 435.000 euro in contanti, 176.209,31 euro su un conto corrente bancario, 61 orologi e 18 auto. Il provvedimento di sequestro è stato emesso in via di urgenza per impedire il protrarsi di un’attività che sembrava destinata a perpetuarsi nel tempo, proprio grazie alla catena infinita. Il decreto è stato adottato dalla Procura di Parma per pervenire al sequestro di risorse finanziarie per circa 7,7 milioni, con possibilità, in caso di incapienza, di procedere al cosiddetto «sequestro per equivalente ed in ogni caso al sequestro per sproporzione, atteso che è emerso un divario di notevoli proporzioni tra i redditi ufficiali (quasi inesistenti) e le disponibilità finanziarie», spiegano gli inquirenti. Perquisizioni sono state eseguite anche a carico di altre sei persone (indagate in concorso) e tre aziende tra Bologna, Parma, Reggio Emilia, Cremona e Firenze. Secondo gli inquirenti, uno dei reggiani avrebbe fatto da prestanome intestandosi fittiziamente dei bolidi. L’altro reggiano sarebbe il proprietario di un garage dove alcune vetture venivano custodite. Di seguito l’elenco delle auto sequestrate.
- Ferrari 340 MM Vignale Spider
- Ferrari 275 GTB di colore verde pino
- Ferrari 599 GTB Fiorano
- Ferrari Daytona
- Ferrari 458 Italia
- Ferrari Dino 246 GTS
- Ferrari 512 BB
- Ferrari Daytona
- Bizzarrini 5300 GT Strada
- Lamborghini Murcielago
- Lamborghini Miura
- Lamborghini Countach
- Porsche 996
- Porsche 997
- Lancia Aurelia B24 Spider America
- Mercedes AMG
- Vw Golf
- Furgone Peugeot Rifter
Cosa è emerso dalle indagini
Gli accertamenti hanno permesso di acquisire a carico dell’indagato elementi di una lucrosa attività commerciale, che si sarebbe protratta per gli ultimi 25 anni. La particolarità è che, a fronte di tale attività, non risulta che l’indagato avesse mai presentato le previste dichiarazioni fiscali, il che gli avrebbe permesso di reinvestire nella medesima attività i proventi illeciti di volta in volta conseguiti. Per non attirare le attenzioni del Fisco, l’indagato avrebbe adoperato vari escamotages, come l’uso di diversi prestanome, false radiazioni “per esportazione” delle auto che, private delle targhe, potevano essere commercializzate senza alcuna formalità, l’utilizzo di metodi di pagamento non tracciabili e conti correnti esteri, in parte in paesi a fiscalità privilegiata. Tra il 2019 e il dicembre scorso, l’indagato avrebbe posto in vendita diverse auto di alta gamma (con evasione per circa 1,2 milioni di euro), che a loro volta sarebbero state acquistate reinvestendo proventi illeciti realizzati in anni precedenti dalla commissione di reati tributari. Quella che è emersa, in sostanza, è una sorta di catena infinita, nella quale, per un verso, le vendite di auto di lusso avrebbero alimentato il patrimonio dell'interessato e, per altro verso, le omesse dichiarazioni, protrattesi negli anni, avrebbero consentito all’indagato di accantonare altra liquidità da investire in ulteriori acquisti, che a loro volta avrebbero generato altri proventi.