Modena, sempre più furti e rapine con coltelli
I dati dell’anno giudiziario certificano una crescita degli omicidi
MODENA. Aumentano i reati predatori, come rapine e furti in strada, commessi anche alla luce del sole. Protagonisti sono spesso indagati irregolari sul territorio, che si muovono nei quartieri più degradati della città.
È il quadro dell’ultimo anno giudiziario tracciato dal procuratore di Modena e illustrato nella relazione sull’amministrazione della Giustizia nel distretto di Corte d’Appello di Bologna presentata qualche giorno fa dalla procura generale di Bologna. Quella che emerge, per la città di Modena e per la provincia, è una situazione complicata: i procedimenti per rapina sono aumentati di oltre il 17 per cento. A preoccupare anche il numero di omicidi, che sono stati ben cinque, ma anche i casi di Codice Rosso, il cui numero di procedimenti supera soglia mille.
I dati
Per quanto riguarda i reati predatori, sono i numeri a parlare, in particolare quello che riferisce del numero di procedimenti iscritti nella procura di Modena. Se nell’anno giudiziario 2022-23 i procedimenti per rapina contro persone note erano 122 e quelli contro ignoti 206, nel periodo illustrato nell’ultima relazione (23-24), invece, quelli relativi alle persone note sono stati 160, quelli contro ignoti 224, con un aumento percentuale sul numero complessivo del 17,07 per cento.
Importante anche il dato relativo ai furti in abitazione: sono 522 tra casi relativi a persone note e ignote i procedimenti di cui si fa menzione nella relazione.
Il procuratore: «Costante crescita»
Relazione che riporta anche il quadro tracciato dal procuratore capo di Modena Luca Masini il quale «riferisce che la criminalità nel territorio della provincia di Modena è caratterizzata, in primo luogo, da un numero costantemente crescente di reati di carattere predatorio quali rapine commesse su strada (anche in orario diurno e con l’uso di armi bianche), furti ai danni di attività commerciali, furti con strappo e furti aggravati».
Si tratta, come sottolineato sempre dal procuratore, di fatti «che vedono principalmente coinvolti, come autori dei reati, indagati extracomunitari irregolari sul territorio nazionale».
Aumentano gli omicidi
L’allarme è anche relativo a specifiche zone della città, quelle più critiche che da tempo sono sotto la lente di ingrandimento da parte delle forze dell’ordine: «Il procuratore – prosegue la relazione – riferisce del costante insediamento, in noti quartieri degradati della città di Modena, di spacciatori di sostanze stupefacenti per i quali, nonostante le continue operazioni di polizia giudiziaria e le esecuzioni di misure cautelari, vi è un costante e continuo “ricambio”».
Insomma, l’impegno per cercare di contrastare questi fenomeni c’è ed è costante, ma la situazione è molto complessa da arginare, nonostante i provvedimenti messi in campo. C’è un altro dato che emerge poi, più evidente forse, ma anche molto preoccupante: «Quello relativo agli omicidi volontari commessi nel territorio della provincia di Modena, dove, nel periodo in riferimento, se ne sono verificati ben 5 (in aumento rispetto alla precedente rilevazione) in relazione ai quali sono stati tempestivamente individuati gli autori degli stessi».
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