Ce l'ho, manca...Marco Panini ripercorre la storia della sua famiglia e delle mitiche figurine
Marco, figlio di Umberto: «Le figurine ebbero anche una funzione sociale per le persone. Dal 1960 a oggi tutti i bambini ci hanno giocato»
MODENA. Non sono solo un pezzo di carta stampata. Non sono soltanto un prodotto commerciale. Le figurine Panini sono diventate, nel corso di decenni, un vero e proprio mezzo di comunicazione, un linguaggio universale capace di connettere generazioni, culture e passioni. Marco Panini, figlio di Umberto, uno dei fratelli fondatori della celebre azienda, racconta come le figurine siano riuscite a connettere le persone in un modo che pochi altri oggetti sono riusciti a fare.
La storia
«Per me è un motivo di grande orgoglio che la mia famiglia abbia creato qualcosa che ha attraversato le generazioni, perché se pensiamo dal 1960 ad oggi, quanti bambini hanno fatto le figurine? Tutti», dice Marco, orgoglioso dell’eredità di famiglia. L’intuizione dei fratelli Panini, e in particolare di Giuseppe e Benito, è stata quella di trasformare un’attività ludica in qualcosa di molto più profondo. Ogni figurina raccontava una storia: quella del giocatore raffigurato, della squadra, del campionato, ma anche quella del collezionista che la scambiava o la incollava nell’album. «La figurina ebbe una funzione sociale tra le persone molto forte – sottolinea Marco – Era un modo per giocare, che voleva dire avviare delle amicizie, degli scambi, delle relazioni, era un modo interdisciplinare per comunicare con gli altri e giocare».
Il simbolo di quegli anni
Negli anni Sessanta, l’Italia stava vivendo grandi trasformazioni sociali ed economiche. Le figurine Panini arrivarono in un momento in cui il calcio era uno dei pochi elementi capaci di unire il paese. «Alla fine le figurine erano cultura popolare, cioè che colpiva tutti, indistintamente. Era un mezzo che faceva giocare tutti i bambini, che voleva dire relazione, socialità, amicizia, e gioco». Uno degli aspetti più rivoluzionari delle figurine Panini è stato il rituale dello scambio. Lo scambio non era solo un’attività sociale, ma anche un’esperienza educativa. «Le figurine sono state un mezzo straordinario per costruire connessioni e relazioni tra le persone, perché con lo scambio e la condivisione le figurine insegnano tanti valori che possono sembrare semplici ma che sono importanti, come la collaborazione, il rispetto gli uni verso gli altri, e l’importanza di creare legami sociali».
L'invenzione rivoluzionaria
Un altro aspetto centrale del successo Panini è stato il contributo tecnologico di Umberto Panini, che inventò la “Fifimatic”, una macchina in grado di imbustare migliaia di figurine in pochissimo tempo. La Fifimatic fu una svolta grazie alla quale le figurine sono diventate accessibili a tutti, non solo in Italia ma anche all’estero. Ma le figurine non sono solo un mezzo per comunicare tra culture diverse; sono anche un ponte tra le generazioni. Infatti, proprio come Umberto Panini attraversò l’oceano per tornare in Italia a costruire la Fifimatic, così le figurine hanno attraversato le generazioni. «La figurina attraversa le generazioni, perché le figurine vengono utilizzate dai bambini di 6 anni fino ai 12 o 13, e poi ci sono anche delle persone che portano avanti questa passione da adulti, per cui è un immergersi nel vissuto delle generazioni passate», spiega ancora Marco.
Un'amore indissolubile
Nonostante l’era digitale, l’amore per le figurine Panini non è mai tramontato. Le figurine hanno «la capacità di innovare però rimanendo fedele alle tradizioni». Marco parla di come le figurine simboleggiano un’interazione genuina che va anche al di là del mondo digitale, stimolando il dialogo e il gioco di squadra. «Bisognerebbe dire alle nuove generazioni che queste piccole immagini racchiudono un mondo di emozioni, di ricordi, e di opportunità». Si parla spesso degli elementi che rendono diverse le generazioni, ma non di quelli che le accomunano. L’innovazione della famiglia Panini ha dimostrato in che modo si possono unire le persone: innovazione, tecnologia, creatività e passione, ingredienti che garantiscono il successo oltre i contesti sociali, al di là del tempo, e capaci di unire le generazioni.l
*studenti del Liceo Muratori-S. Carlo, Classe 5FL