Morto monsignor Giuseppe Verucchi, diocesi di Modena-Nonantola e Ravenna-Cervia in lutto
Sacerdote originario di Pavullo, fu parroco per 15 anni a Formigine e per 3 a Fiorano: in mezzo, 11 anni come vicario generale di Modena-Nonantola. Il 9 marzo 2000 papa Giovanni Paolo II lo nominò vescovo di Ravenna-Cervia
MODENA. Lutto nella Chiesa di Modena-Nonantola e in quella di Ravenna-Cervia per la morte di monsignor Giuseppe Verucchi a 87 anni. Nato il 23 novembre 1937 a Miceno, frazione di Pavullo, fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1961 e nominato arcivescovo metropolita di Ravenna-Cervia il 9 marzo 2000 da papa Giovanni Paolo II come successore di Luigi Amaducci, dimessosi per raggiunti limiti di età. Il 13 maggio seguente ricevette l’ordinazione episcopale in Piazza Grande a Modena dall’arcivescovo-abate di Modena-Nonantola Benito Cocchi, con co-consacranti gli arcivescovi Santo Bartolomeo Quadri, emerito di Modena-Nonantola, e Luigi Amaducci, emerito di Ravenna-Cervia. Dal 17 novembre 2012 era arcivescovo emerito di Ravenna-Cervia e risiedeva a Modena al Centro Famiglia di Nazareth.
La biografia di monsignor Verucchi
Dopo l’ordinazione presbiterale, don Verucchi è stato cappellano a Castelnuovo Rangone dal 1961 al 1971, poi parroco a Formigine per 15 anni, dal 1971 al 1986, prima di ricevere la nomina di vicario generale dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola, incarico ricoperto dal 1986 al 1997. Più volte membro del Collegio dei consultori, è stato anche canonico e poi arciprete maggiore del Capitolo Metropolitano e membro del Consiglio presbiterale. Nel 1992 ha ricevuto la nomina di prelato d’onore di Sua Santità. Dal 1997 è stato parroco di Fiorano e, contemporaneamente, è stato nominato direttore dell’Ufficio diocesano di Arte Sacra e Beni Culturali e delegato arcivescovile per i rapporti con le Soprintendenze e gli Enti Culturali. Il 9 marzo 2000 è stato eletto arcivescovo metropolita di Ravenna-Cervia, prendendone il possesso canonico il 3 giugno 2000 e divendone arcivescovo emerito, una volta raggiunti i limiti di età, il 20 gennaio 2013.
Il ricordo di don Gazzetti, vicario generale
«Un presbitero che non si è mai risparmiato, portando avanti con grande impegno e passione la sua missione pastorale». Così monsignor Giuliano Gazzetti, vicario generale dell’arcidiocesi di Modena-Nonantola, ricorda l’arcivescovo emerito di Ravenna-Cervia, monsignor Giuseppe Verucchi. Un punto di riferimento per la Chiesa modenese ancora prima di diventare vicario generale, in particolare per tutto ciò che ha riguardato la riorganizzazione della vita pastorale negli anni successivi al Concilio Vaticano II. «Don Verucchi è stato da tutti apprezzato e stimato sia per i suoi incarichi ecclesiali, a partire da quello di vicario generale con il vescovo Bartolomeo Santo Quadri, sia come parroco, dimostrando la sua enorme passione per l’attività pastorale, la catechesi e la formazione – ricorda ancora don Gazzetti –. Il suo è sempre stato un lavoro instancabile, quello di una persona che ha percorso chilometri e chilometri in tutto il territorio diocesano per incontrare catechisti, operatori pastorali e sacerdoti». Monsignor Verucchi ha continuato a servire la sua diocesi di origine una volta rientratovi dopo aver terminato l’incarico di arcivescovo a Ravenna, senza mai risparmiarsi fino a quando le condizioni di salute glielo hanno consentito. Risiedeva al Centro Famiglia di Nazareth e, nell’ultimo periodo, si era ritirato nella Casa del clero a Cognento. La sua morte lascia un vuoto profondo nell’arcidiocesi di Modena-Nonantola e in particolare nelle comunità parrocchiali di Formigine e Fiorano, entrambe guidate e accompagnate prima e dopo il suo incarico di vicario generale dell’arcidiocesi.
Preghiera a Formigine, funerali a Modena e Ravenna
A Formigine si terranno alcune celebrazioni prima dei funerali, che sono previsti per sabato 15 febbraio, in Duomo a Modena. La salma resterà fino alle 10 di venerdì 14 febbraio a Terracielo Funeral Home di Modena e verrà trasferita presso la chiesa parrocchiale di Formigine dove, alle 10.30, ci sarà l’accoglienza del feretro e un momento di preghiera. Alle 15 la recita della coroncina della Divina Misericordia e alle 20, sempre nella parrocchiale, il rosario. Il feretro di monsignor Verucchi resterà all’interno della chiesa per consentire ai fedeli di fermarsi in preghiera. Sabato ci saranno invece due cerimonie funebri: la prima, come detto, in Duomo a Modena alle ore 10.30 presieduta dall’arcivescovo Erio Castellucci, successivamente il feretro verrà trasferito a Ravenna dove, in Cattedrale, si terrà la liturgia delle esequie alle 15.30. La salma di monsignor Giuseppe Verucchi, come aveva scelto personalmente, verrà tumulata proprio nella Cattedrale di Ravenna, nelle tombe degli arcivescovi accanto ai suoi predecessori monsignor Ersilio Tonini e monsignor Luigi Amaducci.