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Il dibattito

A Bologna il biglietto dell’autobus passa da 1,50 a 2,30 euro: protesta in piazza

di Paola Benedetta Manca

	Aumenta il costo del biglietto dell'autobus a Bologna
Aumenta il costo del biglietto dell'autobus a Bologna

Un’assemblea dei cittadini sotto Palazzo d’Accurso contro il rinacaro delle tariffe del trasporto pubblico Tper decise dal Comune. Polemiche anche per l’aumento delle tariffe della sosta

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BOLOGNA. Non si placano, a Bologna, le polemiche per l’aumento delle tariffe dei biglietti degli autobus e dei parcheggi.

La protesta dei cittadini

Lo scontento sembra attraversare trasversalmente cittadini, opposizioni, associazioni del commercio e sindacati. Per le 18 di oggi, venerdì 14 febbraio, è convocata in piazza Maggiore, sotto Palazzo D'Accursio, un’assemblea cittadina per protestare contro il rincaro dei biglietti Tper decisi dal Comune. I primi firmatari sono Comitato Besta, Rete Reca, Ecoresistenze, Cambiare Rotta, Potere al Popolo Bologna, Usb, Sgb, Osa - Opposizione studentesca d'alternativa, Rete dei comunisti Bologna.

L’annuncio dei rincari

L’annuncio dei rincari è stato dato lunedì scorso, 10 febbraio, proprio nel giorno in cui Tper ha presentato l’inizio dell’era a idrogeno, con l’arrivo di 37 mezzi (34 a Bologna e 3 a Ferrara) a celle a combustibile acquistati con fondi Pnrr che saranno operativi dalla primavera. Dal primo marzo 2025, il biglietto singolo del bus passerà da 1,50 a 2,30 euro. Il city pass da 14 a 19 euro e il giornaliero da 6 a 9 euro. Una novità sarà la politica “Più viaggi, meno paghi”, nel senso che l'addebito massimo non supererà mai il costo del giornaliero o di 25 euro a settimana. Più contenuti i rincari sugli abbonamenti.

La difesa del sindaco Lepore

«Abbiamo raggiunto un’intesa con i sindacati confederali nella quale abbiamo condiviso di neutralizzare l’aumento per l’abbonamento annuale personale — ha annunciato il sindaco Matteo Lepore il giorno dopo la comunicazione sui rincari —. Per l’utenza costerà 290 euro, 20 euro in meno rispetto alla nuova tariffa di 310 e 10 euro in meno rispetto al vecchio prezzo». Questo è vero, però, solo per chi presenta un Isee inferiore a 35 mila euro, per gli altri l’aumento resta. Un bonus che ha in minima parte arginato lo scontento dei sindacati. Gli abbonati sono poco meno di 123mila e di questi, circa 73mila, viaggiano già ora gratuitamente. Lepore ha assicurato che, dopo questi aumenti, i prezzi rimarranno bloccati almeno fino al 2028 e che i biglietti saranno utilizzabili anche con il tram.

Aumenta anche la tariffa della sosta

A ghiacciare i bolognesi anche l'aumento delle tariffe della sosta. Da maggio 2025, passeranno da 1,20 a 1,80 euro l'ora nella corona semiperiferica, da 1,50 a 2,20 nella corona semicentrale, dal 1,80 a 2,90 in centro storico e da 2,40 a 3,90 nella cerchia dei Mille. Inoltre, per quanto riguarda gli ingressi in centro storico, la Ztl diventerà off limits per diecimila auto ibride dei non residenti a Bologna: si comincia il 1 gennaio 2026. E i residenti con ibride pagheranno la sosta (ora era gratis), tranne ovviamente nella propria area di residenza. I veicoli che non potranno più accedere al centro storico (quelli cioè dei non residenti a Bologna) sono 10.259 mentre quelli dei residenti, che potranno continuare ad entrare ma pagando la sosta, sono 19.530.

Quanto entra nelle casse del Comune di Bologna

La manovra complessiva messa in piedi dalla giunta porterà nelle casse del Comune 12,4 milioni di euro all’anno per il trasporto pubblico locale e 5,4 milioni per la sosta, consentendo di fare investimenti, ad esempio, sul miglioramento del servizio, ma anche di dare risorse al Fondo contro per la riparazione e l’adattamento climatico. «In due anni e mezzo abbiamo tenuto fermo il prezzo del biglietto mettendoci 16 milioni di euro, ma ora non ce la facciamo più — spiega il sindaco —, è una cifra dovuta al contratto, all’aumento dei costi e ai tagli del governo». Nonostante le rassicurazioni di Palazzo D’Accursio, lo scontento è tangibile da parte dei cittadini, che stanno già vivendo un momento di disservizi del trasporto pubblico locale, a causa dei cantieri del tram. Nelle rivendite c'è la corsa ad accaparrarsi i biglietti, ma soprattutto i city pass, prima che partano i rincari.