Blu Bistrot apre le porte a pochi passi dal Museo Enzo Ferrari: «Zona “difficile”? Noi siamo fiduciosi»
Andrea Alfieri e Cristina Veronesi, già titolari della Trattoria Urbana alla Sacca, hanno aperto il locale in via Paolo Ferrari: «Siamo pronti per questa avventura»
MODENA. Puntare sulle zone al di fuori del centro storico è possibile. Andrea Alfieri, titolare di Blu Bistrot assieme alla socia Cristina Veronesi, racconta la sua nuova impresa: «Abbiamo inaugurato sabato 15 febbraio il bistrot. La storia è iniziata quando, nel caso specifico, ci si è presentata l’occasione di rilevare un locale chiuso, dotato di un bel dehor, situato vicino al museo Enzo Ferrari. Ci è piaciuta subito la posizione, anche se un po’ isolata. Contiamo sul fatto che avevamo già un bel seguito in precedenza e siamo fiduciosi che i nostri clienti più affezionati ci accompagneranno anche in questa avventura».
Nel menù la tradizione modenese e non solo
Il menù del nuovo locale in via Paolo Ferrari è vario e spazia da piatti tipici della tradizione modenese alle leccornie partenopee. «È tutto di nostra produzione: proponiamo un cornetto molto particolare, a forma di tortellino, piuttosto che quello classico. Poi c’è tutta la pasticceria fritta, dai bomboloni alle graffe alle mini graffe, che sono un po’ il nostro cavallo di battaglia, o comunque ciò che richiede maggiormente la clientela al posto del solito cornetto. A pranzo invece offriamo un menù veloce che si basa sulla cucina tradizionale. Non mancano i tortellini, i tortelloni e le tagliatelle, tutto rigorosamente fatto in casa. Sono piatti che servivamo già in trattoria e che abbiamo portato con noi qui, con l’aggiunta della pasticceria per la colazione».
I primi giorni di attività
Andrea guarda avanti con ottimismo, forte della sua lunga esperienza nel campo della ristorazione. «Bisogna sempre partire positivi, poi qui vicino c’è anche un buon numero di uffici. Per adesso offriamo solo colazione, dalle 7 e mezza in avanti, e il pranzo, per alleggerire il lavoro. Dobbiamo infatti gestirci al meglio tra il ristorante e il bistrot, ma senza penalizzare le nostre famiglie. In seguito faremo anche eventi a tema, dalla serata borlenghi a quella gnocco e tigelle».
Una nuova sfida professionale
Andrea Alfieri e la sua socia non hanno paura delle difficoltà e anzi hanno saputo trasformare situazioni apparentemente svantaggiose in opportunità: «Noi abbiamo già aperto, dopo il Covid, un altro locale in una zona “difficile”: la nostra “Trattoria urbana” si trova infatti nella zona della Sacca, nei pressi della Casa della salute, un luogo quasi abbandonato. Abbiamo avuto fortuna perché nel tempo il quartiere, prima isolato, è cresciuto ed è diventato frequentato». Tra le sfide di Andrea, dunque, ora ce n’è anche una che si chiama Blu Bistrot. Ma quando si ha dalla propria parte voglia di fare, prodotti di qualità ed esperienza si è già sulla buona strada. «Tra Amalfi, che è la mia città di origine, Venezia e Modena questo è il mio nono ristorante. Anche se la cucina è tradizionale modenese mi porto sempre dietro qualcosa di classico napoletano, come le graffe fritte, per fare un solo esempio». E forse l’insegna è di un blu intenso come il mare di Amalfi.