Gazzetta di Modena

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Il caso della 31enne scomparsa

Finti carabinieri cercano Daniela Ruggi: scatta la denuncia a quelli veri

Daniele Montanari
Finti carabinieri cercano Daniela Ruggi: scatta la denuncia a quelli veri

Da due settimane riempiono di domande la gente di Vitriola: «Hanno detto che sono di un corpo speciale, ma hanno un tesserino “virtuale”»

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MONTEFIORINO. Un falso carabiniere che si aggira tra Vitriola e Montefiorino dicendo di appartenere a una squadra speciale che indaga su Daniela Ruggi. Il giallo della 31enne scomparsa da settembre si arricchisce anche di questo nuovo aspetto inquietante. Che oggi condurrà a una denuncia ai veri carabinieri.

Gli avvistamenti

Si tratta di un uomo sulla quarantina, alto 1,80, magro, bruno con pizzetto, che nelle ultime due settimane è stato visto diverse volte a Vitriola, in compagnia di una donna coetanea e/o di un altro uomo. È venuto due volte al bar che ha aperto da un paio di mesi all’ex oratorio di San Giuseppe, lasciando molto perplessi, in particolare dopo la visita di questo lunedì.

Al bar

«Erano le 18 circa – racconta il titolare Luca Galvani – era con la donna e ha detto di essere il comandante di un corpo speciale dei carabinieri che indaga sulla scomparsa di Daniela, mostrandomi un tesserino sul telefono. Ha chiesto chi era il titolare del bar e poi mi ha riempito di domande, in maniera abbastanza scontrosa. Ad esempio, mi ha chiesto se le avessi mai dato un passaggio, io ho detto di no e lui mi ha risposto: “Guarda di non prendermi per il c..o”. Allora io gli ho detto: “Lì c’è la mia macchina, potete fare tutte le analisi che volete”. È la verità, io ho aperto qui che lei era già scomparsa. Poi domande sempre più pressanti su di lei: era uno che sapeva fare la sua parte.

A un certo punto ha detto che doveva fare degli accertamenti, e mi ha chiesto lo scontrino del fondo cassa e la carta d’identità, che credo abbia fotografato, chiedendo di come va la mia attività. È stato qui un’ora circa con quella donna, poi è andato via. Dopo ci ho pensato su e mi sono ricordato di averlo visto qui anche il 5 febbraio, al tavolo sempre con quella donna e un altro uomo. Anche allora si erano interessati di Daniela, ma con modi più soft e senza presentazioni: io pensavo che fossero giornalisti. Non era così, non sappiamo chi siano queste persone, se dei semplici millantatori o gente pericolosa. Di sicuro non sono carabinieri: ho chiamato subito in caserma e mi hanno detto che non si tratta assolutamente di colleghi.

A questo punto, domani (oggi, ndr) andrò a fare denuncia». Quantomeno al finto carabiniere verrà contestato il reato di usurpazione di titoli, se non altro.

Gli altri avvistamenti

Ma qual è l’obiettivo dei tre? I truffatori di solito fanno toccate e fuga in una zona, non restano per due settimane. Sì, perché il gruppo misterioso a Vitriola in questi giorni ha incontrato e incalzato anche altre persone, soprattutto giovani. Con uno il “comandante” ha detto di essere dei servizi segreti. Al che, lui gli ha risposto che se glielo diceva in quel modo, non erano poi così segreti. E l’altro ha “minacciato” di portarlo in caserma. Il giovane del posto ha detto che non c’era problema, perché conosceva i carabinieri di Montefiorino e poteva spiegare tutto. In quel momento il “comandante” si è improvvisamente allontanato, ed è sparito. A un altro giovane i tre hanno detto di essere inviati di una tv nazionale, chiedendo un badile per fare misteriose ricerche in un campo, che però non hanno portato a nulla. Ma perché insistere tanto su Daniela? «Qualunque siano le ragioni – nota Luca – non fanno che creare altra confusione in una storia già abbastanza complicata».