Gazzetta di Modena

Modena

Il caso

Truffa un uomo fragile a Bolzano e alla sua morte scrive un testamento falso per prendersi soldi e casa, aiutato da una modenese


	La 50enne modenese ha aiutato a redigere il testamento falso
La 50enne modenese ha aiutato a redigere il testamento falso

Un investigatore privato 60enne di Bolzano è agli arresti domiciliari con l’accusa di aver approfittato della fragilità psichica della vittima per farsi consegnare oltre 48mila euro. Denunciata una 50enne di Modena, sua complice nel redigere il testamento

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BOLZANO. I carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Bolzano hanno arrestato un investigatore privato 60enne che vive a Bolzano, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale su richiesta della Procura, per aver approfittato di un uomo di Bolzano affetto da uno stato di infermità e deficienza psichica, da cui si è fatto consegnare oltre 48.000 euro. Con la complicità di una donna 50enne della provincia di Modena, denunciata, alla morte della vittima l’investigatore privato ha anche redatto un suo falso testamento olografo, che lo indicava quale suo erede universale al fine di permettergli di impossessarsi di tutto il suo cospicuo patrimonio, tentando in particolare di acquisire il premio polizza vita di 100.000 euro.

Indagini partite grazie alla segnalazione della banca per movimenti sospetti

Le indagini, iniziate nel settembre 2023, sono state avviate grazie alla segnalazione ai carabinieri da parte dell'istituto bancario presso il quale la vittima aveva il conto corrente, il cui personale aveva notato il particolare stato di agitazione in cui versava e i più che sospetti movimenti di somme ingenti di denaro in uscita dal suo conto corrente. È stato possibile documentare come l’investigatore privato, nel periodo compreso tra settembre 2023 e la morte della vittima avvenuta per cause naturali nell'agosto del 2024, abbia abusato dell'evidente stato di infermità e riduzione delle capacità cognitive dell’uomo, inducendolo a compiere versamenti bancari su conto corrente di un paese dell'Europa dell’est, per oltre 48.000 euro, in favore della società rappresentata dall’arrestato, giustificando la corresponsione dell'importo con la necessità di sostenere spese, al fine di recuperare un credito che la vittima vantava presso un’agenzia assicuratrice a seguito di un infortunio sul lavoro e per diverse attività investigative e l'attività di supporto alla presentazione della domanda di disoccupazione. 

Il falso testamento olografo scritto con la complicità della 50enne modenese

L'arrestato, con la complicità di una donna della provincia di Modena, ha poi formato in tutto un falso testamento olografo attribuibile all'uomo che, nel frattempo, era deceduto per cause naturali, nel quale l'indagato è indicato quale erede universale, con grave danno di tutti gli eredi legittimi, non solo per impossessarsi di tutto il patrimonio della vittima, ma anche del premio della polizza vita di quest’ultima, quantificato in euro 100.000. I carabinieri hanno sequestrato il conto corrente intestato alla vittima, con deposito di 50.000 euro, e il suo appartamento in Bolzano del valore di oltre 300.000 euro, di fatto impedendo che tale ingente patrimonio potesse giungere nella disponibilità dell'arrestato. L'investigatore privato, come disposto dal Gip del Tribunale di Bolzano, è stato collocato presso la sua abitazione di Bolzano, in regime di arresti domiciliari.