Gazzetta di Modena

Modena

Tragedia sfiorata

Scarica rifiuti nel canale e tenta di investire un uomo che cercava di fermarlo

di Chiara Marchetti

	I rifiuti raccolti dal canale
I rifiuti raccolti dal canale

Il grave episodio è accaduto a Finale sull’argine del Diversivo. Un uomo che stava lavorando in un terreno ha notato il conducete di un'auto fermarsi e scaricare della spazzatura abusivamente. Ha poi tentato di fermarlo, rischiando di essere investito

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FINALE EMILIA. A volte, fare una buona azione può costare molto caro. È la lezione che ha imparato martedì scorso un residente di Finale Emilia dopo essere stato quasi investito da un’auto sull’argine del canale Diversivo vicino a via Serraglio.

Cosa è successo

L’uomo, stava lavorando nel suo terreno quando ha notato un individuo scaricare numerosi sacchi neri nell’acqua del canale. In un primo momento ha provato a ignorarlo, ma dopo pochi minuti il soggetto è tornato nello stesso punto per scaricare altri rifiuti. A quel punto, il finalese ha risalito l’argine per arrivare sulla strada ghiaiata e si è messo in mezzo alla carreggiata per fermare l’uomo, che nel frattempo era salito sulla sua macchina, una Golf grigio metallizzato.

Il racconto
«Volevo chiedergli spiegazioni – racconta il finalese –, ma appena mi ha visto ha cominciato ad accelerare e, se non avessi avuto i riflessi pronti per scansarmi, mi avrebbe investito in pieno». E ha avuto veramente i riflessi pronti, perché appena l’auto gli è passata davanti è riuscito a tirare fuori il telefono e scattare una foto.
«Purtroppo – continua – la targa davanti era piegata, rendendo le cifre illeggibili, mentre dietro non c’era proprio. Non voleva essere rintracciato, ma non ha tenuto conto dell’enorme ammaccatura del baule, che rende la macchina molto riconoscibile».

Le indagini
Sulle tracce dell’uomo ora ci sono gli agenti della polizia locale di Finale. «Venerdì (domani, ndr) ho un incontro con loro dove spiegherò bene cos’è successo. Tuttavia, non vorrei sporgere denuncia». Durante l’episodio sull’argine, l’uomo non ha mai avuto paura. «Ero tranquillo – assicura – perché volevo solo fare due chiacchiere e non mi aspettavo quella reazione. Il punto che mi preme sottolineare dell’intera vicenda è che quella zona ormai è diventata famosa per essere una discarica a cielo aperto. «Tante persone vanno a scaricare abusivamente i loro rifiuti lì e spero che la Locale inizi a fare dei pattugliamenti per controllare meglio l’area».

Il recupero dei rifiuti
È della stessa idea Gianni Bergamini, volontario delle Gev (Guardie ecologiche volontarie), che lunedì, insieme alla collega Claudia Moretti, ha aiutato il residente a raccogliere i sacchi dal canale.
«Per fortuna – spiega Bergamini – i rifiuti non avevano raggiunto l’acqua e siamo riusciti a riportarli tutti sull’argine. I sacchi erano circa quindici con all’interno materiale domestico di ogni tipo: pannolini, giochi per bambini, lettiere per gatti. Purtroppo non abbiamo trovato documenti o scontrini per risalire all’identità dei responsabili». Martedì, quindi, i tre hanno passato la mattina a recuperare i rifiuti e a etichettarli.
«Sarà compito di Geovest andarli a prendere per portarli in discarica. Noi il nostro lavoro l’abbiamo fatto e io ho sporto denuncia, al momento contro ignoti, per il reato di abbandono di rifiuti. Vediamo se la Locale procederà anche per il tentato omicidio, i presupposti ci sono tutti».