Clonano la voce della figlia al telefono: anziana sotto shock per la truffa a Castelvetro
La 94enne pensava di parlare con lei, in realtà erano truffatori che volevano soldi
CASTELVETRO. «Quando mia madre ha realizzato che si trattava di una truffa è rimasta senza parole. Era convinta che a chiamarla fossi io, mi hanno clonato la voce».
È Cristina Rossi, avvocatessa castelvetrese, a raccontare la tentata truffa telefonica di cui sua madre è stata vittima. «I malviventi hanno utilizzato la mia voce, – spiega Rossi – forse con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Mia madre ha 94 anni, ma è piuttosto attenta: ci hanno già provato in passato, e ha sempre riconosciuto rapidamente le truffe. Eppure, questa volta, è stato diverso, pensava davvero che ci fossi io dall’altra parte della cornetta. Le è stato riferito che ero affetta da un’infezione particolare, e che sarei entrata in coma nel giro di poche ore se non mi avessero somministrato un farmaco svizzero molto costoso. Bisognava affrettarsi, servivano 4mila euro all’istante. Le hanno chiesto di raccogliere il denaro contante e tutto l’oro che aveva in casa, sarebbe passato qualcuno di lì a poco a ritirarlo. Era il mio stesso tono di voce, ma alcuni particolari hanno fatto insospettire mia madre: lei non ha oro in casa, e io ho accesso al suo conto corrente, sa benissimo che non le avrei mai fatto una richiesta simile».
Attenta ai dettagli
Alcuni dettagli appaiono strani alla signora ma, facendo leva sull’aspetto emotivo, rischia di cadere nell'inganno: «Mia madre ha perso due sorelle e un fratello per malattia nel giro di pochi mesi. Sono riusciti a toccare delle corde particolari: sentire che sua figlia stava male, e che serviva un intervento rapido, l’ha subito toccata profondamente, e così ha creduto che fosse tutto vero. “Non posso perdere anche mia figlia”, pensava mia madre. Sarebbe stata disposta a consegnare il denaro, ma fortunatamente non aveva nulla in casa. Così ha proposto ai truffatori di andare in banca per fare il versamento, o di coinvolgere sua nipote, cioè mia figlia, per raccogliere la somma. I malviventi, capendo che in questo modo sarebbero stati scoperti, hanno riattaccato. Presa dal panico, mia madre ha contatto mio marito, che l’ha subito tranquillizzata. Nulla era vero. Eppure, lei ha continuato a rimanere in uno stato d’ansia per diversi minuti. Ha preso uno spavento enorme, molto rischioso per la sua salute, considerato che, come detto, ha una certa età. Rendersi conto che dall'altro capo della chiamata non c'ero io, ma un'altra persona, è stato davvero impattante, anche a livello psicologico. Lei, che è sempre stata così in guardia con le truffe, è riuscita a cascarci. L’interlocutore aveva studiato il piano alla perfezione: stanno affinando le tecniche in maniera così precisa da riuscire a convincere anche coloro che in passato erano in grado di riconoscere abilmente le truffe. Segna un cambio decisivo, un metodo per allargare il bacino di possibili vittime. Questa volta, non è andata in porto, ma se mia madre avesse avuto qualcosa in casa, l’avrebbe sicuramente consegnato ai truffatori. Voglio lanciare un appello: spero che quanto accaduto a mia madre possa servire a sensibilizzare più persone possibili, i malviventi sono sempre più abili. Ho segnalato l’accaduto ai carabinieri e, probabilmente, procederò con la denuncia nei prossimi giorni».
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