Boom dei Btp Più: dal rialzo dei tassi alle condizioni per i risparmiatori, tutto quello che c’è da sapere
Chiusura record dopo i cinque giorni di emissione: quasi 500mila contratti sottoscritti, 15 miliardi nelle casse dello Stato. Il rendimento sale al 2,85% fino al quarto anno e a 3,70% dal quinto. Mercoledì 26 febbraio una nuova asta con 2 miliardi di Bot a 12 mesi
Chiusura record per la nuova emissione di titoli di Stato del Tesoro. Il collocamento del Btp Più, nei cinque giorni di emissione scattata lunedì 17 febbraio, ha fruttato alle casse pubbliche poco meno di 15 miliardi, con quasi 500 mila contratti sottoscritti. E anche alla luce del successo dell’operazione, subito dopo lo stop al collocamento il Tesoro ha annunciato di voler alzare il rendimento delle cedole. In questo contesto lo spread tra Btp e Bund è rimasto sostanzialmente stabile a 109 punti base. Sceso però il rendimento del decennale italiano in calo di sei punti sul mercato secondario al 3,55 per cento. Maggiore la discesa del rendimento del Bund tedesco, in calo di sette punti al 2,46%.
I numeri della raccolta e il rialzo dei tassi
Nel dettaglio il collocamento del Btp Più avviato il 17 febbraio si è chiuso con 14,905 miliardi di raccolte e 451.831 contratti registrati. Nella sola giornata di ieri – venerdì 21 febbraio – la raccolta è stata di poco superiore al miliardo (1,096 miliardi) a fronte di 39.759 contratti sottoscritti. E con questi numeri il ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato che i tassi cedolari definitivi del Btp Più, «in considerazione delle condizioni di mercato, sono rivisti al rialzo rispetto ai livelli annunciati lo scorso 14 febbraio». In particolare il tasso è salito al 2,85% per il primo, secondo, terzo e quarto anno (invece del 2,80%); mentre è stato fissato al 3,70% per il quinto, sesto, settimo e ottavo anno (invece del 3,60%).
Le condizioni per i risparmiatori
Invariate invece le condizioni per i risparmiatori. Il titolo ha data di godimento 25 febbraio 2025 e scadenza 25 febbraio 2033. Ai sottoscrittori che manterranno il Btp Più fino alla fine del quarto anno è garantita l’opzione di rimborso anticipato dell’intero capitale investito o anche solo di una sua quota, che potrà essere esercitata dando comunicazione alla propria banca o ufficio postale nella finestra temporale compresa tra il 29 gennaio e il 16 febbraio 2029. Il collocamento è stato realizzato attraverso tre banche dealer, Intesa Sanpaolo, UniCredit e Banca Monte dei Paschi di Siena, e due banche co-dealer, Banca Akros e Banca Sella Holding.
La nuova asta con 2 miliardi di Bot
Dopo il collocamento chiuso ieri il ministero dell’Economia e delle Finanze offrirà in asta il prossimo 26 febbraio fino a 2 miliardi di Buoni ordinari del Tesoro a 12 mesi con scadenza il 14 maggio 2025 (riapertura con vita residua di 2 mesi) e 2 miliardi di Bot a 6 mesi con scadenza il 31 luglio 2025 (riapertura con vita residua di 5 mesi). Il Mef specifica infine che al 14 febbraio ci sono in totale 126.735,039 milioni di euro di Bot in circolazione.