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Carpi, il ritorno del Carnevale e del Mostardino è un successo: piazza Martiri gremita – Le foto


	Piazza Martiri gremita per il ritorno del Carnevale
Piazza Martiri gremita per il ritorno del Carnevale

Le scuole in prima fila ad animare una grande festa, che ha portato in centro storico quasi diecimila persone

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CARPI. Un successo il ritorno della festa di Carnevale a Carpi. Organizzata in piazza Martiri, con tanto di sproloquio da parte di Mostardino, maschera di Carpi, al suo ritorno dopo quasi cent’anni ad arringare i cittadini dal balcone del Municipio, ha visto piuttosto in fretta la piazza riempirsi. Alla fine c’è chi ha contato 8mila persone, chi addirittura 10mila. Ma al di là dei numeri quello che conta è che è stata davvero una giornata di festa.

Emozioni e colori

La sfilata dei carri allegorici e dei gruppi mascherati, aperta dal Battaglione estense e con la partecipazione di bambini e bambine delle scuole carpigiane ha aperto la giornata. Una giornata che si è conclusa con lo spettacolo della compagnia dialettale La Vintarola in Teatro Comunale.

Durante il pomeriggio la piazza è stata animata anche dalle performance di artisti di strada, dalla lotteria a premi e dal gioco della “pesca”, allestita grazie alle donazioni dei soci di Carpilab.

Torna Mostardino…

Alle 16.30, dal balcone del Municipio, è iniziato lo sproloquio dell’antica maschera carpigiana Mostardino che, secondo la leggenda, è un garzone di bottega, una spezieria, con una singolare voglia color mostarda sulla guancia a testimoniare l’origine della maschera dalla tipica mostarda “fina” carpigiana.

Vestito con una casacca bianca e rossa, i colori della città, e con in testa un cappello di truciolo, tipico della produzione carpigiana, Mostardino ha con sé una sorta di cerbottana per lanciare le sue pungenti frecciate e un piccolo mortaio dove pesta pepe e spezie brucianti e piccanti come le sue battute. A impersonare Mostardino l’attore Guido Grazzi, della compagnia La Vintarola.

…e non risparmia nessuno

E Mostardino, come ogni maschera che si rispetti e forse per riscattarsi dai quasi cent’anni di silenzio, nel suo discorso non ha risparmiato nessuno, suscitando risate magari amare quando ha sottolineato le difficoltà dell’industria della moda, più convinte quando ha parlato dell’uso indiscriminato dei cellulari; ha poi punzecchiato il Comune per i tanti supermarket aperti (“noi siamo già obesi e aprono tanti market”) o per i velox (“spero che non siano per far cassa). Battute anche sulla nuova viabilità, legata alla sua prolungata assenza. Insomma, un gran ritorno.