Turismo Lgbtq+, l’Emilia Romagna fa da apripista in Italia a livello regionale: il Popolo della Famiglia attacca
Presentato dall’assessora Roberta Frisoni il progetto realizzato con Sonders and Beach Group, che si avvale della certificazione internazionale Queer Vadis: «Rafforziamo la nostra grande tradizione dell’accoglienza». Mirko De Carli replica: «Prosegue la sottomissione al mondo arcobaleno»
BOLOGNA. La vocazione all’ospitalità dell’Emilia Romagna compie un importante passo avanti nel segno del turismo Lgbtq+: nasce il primo progetto in Italia che coinvolge un’intera regione, realizzato in collaborazione con Sonders and Beach Group, operatore specializzato nel mercato Lgbtq+ con sede a San Francisco e Milano. Un progetto che si avvale della certificazione internazionale Queer Vadis, un documento che definisce le linee guida essenziali, i comportamenti e le buone pratiche da adottare per marketing, vendita, customer-care e accoglienza rivolta alla comunità arcobaleno, e sarà realizzata con il supporto di Aitgl (Ente Italiano Turismo Lgbtq+), attivo da 9 anni nel promuovere questa branca del turismo e nel patrocinare progetti formativi rivolti a operatori di settore e alle istituzioni.
Come è strutturato il percorso di promozione
Si prevedono attività di formazione attraverso incontri in presenza e webinar che coinvolgeranno gli operatori turistici per sensibilizzarli sull’argomento, seguite dalla diffusione e adozione di politiche di D&I (Diversity & Inclusion: protocolli e certificazioni riconosciuti dalla comunità del Turismo Lgbtq+ a livello nazionale e internazionale). Una volta consolidata la strutturazione del prodotto turistico orientato Lgbtq+, si passerà alla fase di promo-commercializzazione su canali specializzati. In programma anche l'ospitalità di un evento di carattere internazionale dedicato alla comunità arcobaleno.
Il commento dell’assessora regionale al Turismo
«L’Emilia-Romagna è da sempre una terra attenta ai diritti – commenta l’assessora regionale al Turismo, Roberta Frisoni –. Abbiamo una grande e riconosciuta tradizione dell’accoglienza che vogliamo ora rafforzare per rendere gli operatori turistici e i territori ancora più pronti a offrire vacanze per tutte e tutti. Questo progetto, che prenderà il via a breve, sarà un importante momento di confronto con chi già da tempo lavora su questo tema e anche con chi invece potrà così sviluppare nuove forme di turismo. Un percorso, iniziato nella precedente legislatura, che vogliamo portare avanti con spirito di grande condivisione con le Destinazioni e gli operatori per arricchirlo e migliorarlo e farlo diventare un importante segmento dell’industria della vacanza in tutta l’Emilia-Romagna».
Il commento dell’ad di Sonders and Beach Group
“Siamo onorati di vedere l’Emilia Romagna attivarsi in questo progetto di promozione – dichiara Alessio Virgili, amministratore delegato di Sonders and Beach Group e presidente europeo di Elta-European lgbtq+ travel alliance –. Queervadis, primo e unico protocollo dedicato all’accoglienza del turista LGBTQ+, si è affermato come label di respiro internazionale garantendo il rispetto di standard elevati di inclusività per sviluppare un’offerta dedicata non solo alla community LGBTQ+, ma al turista odierno. Il progetto dell'Emilia Romagna rappresenterà un faro per tutti i territori italiani”.
I dati economici del turismo Lgtbq+
Il turismo Lgbtq+ si contraddistingue per l’alto potere d’acquisto (+38% di reddito) e anche per l’alta propensione al viaggio (4 viaggi lunghi annui). A livello mondiale il segmento vale 218 miliardi di dollari, mentre in Italia il valore dei viaggi in ingresso si avvicina ai 9 miliardi di euro. Il 78% dei viaggiatori acquista viaggi da aziende specializzate che si rivolgono all'universo Lgbtq+ e il 52% preferisce soggiornare in strutture ricettive Lgbtq+ friendly che accolgono apertamente questi viaggiatori. Il segmento si posiziona inoltre perfettamente all'interno dei criteri Esg (Environmental, Social e Governance) e negli obiettivi 2030 dell’Onu in quanto attento alla sostenibilità sociale.
Il Popolo della Famiglia va all’attacco
Mirko De Carli, portavoce nazionale del Popolo della Famiglia, interviene con una nota: «Apprendiamo che l’assessorato al Turismo della Regione Emilia Romagna parte già sull’onda di sottomissione culturale nei confronti del mondo arcobaleno. C’è poco da vantarsi per il primo progetto regionale in Italia sul turismo Lgbt. Si tratta di uno spreco di risorse e di tempo dietro una ideologia che condiziona ormai ogni campo della nostra vita. Cosa dovrebbero imparare i nostri albergatori? È paradossale, per non dire ridicolo, che si terranno corsi per sensibilizzare gli operatori turistici sulla gestione dei turisti Lgbt, che ricordiamo essere persone come tutti, e che non hanno bisogno di corsi o percorsi privilegiati. Non vi è alcuna eccellenza in questo progetto, ma una mera propaganda ideologica che ha stufato tutti. Un altro esempio di pessima amministrazione, la sinistra continua nel suo declino di contenuti».