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Criminalità

Rapina con coltello al benzinaio in pieno giorno: «Mai vista una cosa così in 40 anni»

di Chiara Marchetti

	Il distributore di Camposanto e Andrea Zacchini
Il distributore di Camposanto e Andrea Zacchini

Il racconto di Andrea Zacchini, titolare del distributore Eni in via Panaria Ovest a Camposanto: «Erano in due e avevano il volto coperto: prima di venire a rapinarmi hanno rubato due coltelli e un’auto». Un rapinatore è stato arrestato a Burana di Bondeno, caccia al complice

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CAMPOSANTO. «In quarant’anni di lavoro non mi era mai successa una cosa del genere». Andrea Zacchini, 61 anni, è ancora scosso mentre racconta la rapina a mano armata che ha subito la mattina di giovedì 27 febbraio. Erano le 11.40 e l’uomo stava pulendo l’interno di un furgone negli spazi del suo distributore Eni in via Panaria Ovest a Camposanto, nella Bassa modenese, quando ha visto arrivare una Peugeot 3008 nera.
La rapina in pieno giorno
«Dalla macchina – spiega – è sceso il conducente e mi si è avvicinato con fare aggressivo. Aveva il volto coperto e in modo ingenuo ho pensato che fosse una maschera di carnevale. Gli ho chiesto cosa volesse e lui ha tirato fuori un coltello a doppia lama lungo 20 centimetri. Mi ha urlato diverse volte di dargli il portafoglio ma ero pietrificato». Dopo pochi secondi dall’auto è sceso il complice, anche lui con il volto coperto, e mi è venuto incontro con un coltello simile al primo. «In quel momento non ho pensato più a niente e ho consegnato il portafoglio. Dentro c’erano circa 400 euro, l’incasso in contanti della mattinata». Come tutte le mattine, al distributore c’era anche il cane di Zacchini a fargli compagnia. «Il mio primo pensiero è stato lui. Abbaiava tanto e ho avuto paura che in un momento di rabbia lo accoltellassero. Non mi interessano i 400 euro, glieli ho dati sperando che mi lasciassero in pace». E infatti, rubati i soldi, i due sono risaliti sulla Peugeot e sono scappati con il bottino facendo perdere, almeno per quel momento, le loro tracce. Nonostante la paura, il titolare del distributore non ha perso tempo e ha segnato sul telefono la targa dell’auto. Poi ha chiamato i carabinieri, che sono arrivati dieci minuti dopo.
Coltelli e auto rubati prima della rapina
«Appena si è sparsa la notizia in paese – continua Zacchini – mi ha telefonato uno dei titolari del Sigma di Camposanto e mi ha raccontato che verso le 11.30 due uomini erano entrati nel supermercato chiedendo dove fossero i coltelli. Pochi minuti dopo sono usciti a mani vuote ma, controllando le videocamere di sorveglianza, i gestori hanno visto che ne avevano rubati due». E non è finita qui. «Questa mattina è venuto al distributore un signore di Mirandola e mi ha detto di essere il proprietario della Peugeot nera. A quanto pare, quei due gliel’hanno rubata mentre lui stava prendendo un caffè in un bar mirandolese».

La denuncia ai carabinieri, un arresto

Nel pomeriggio il titolare del distributore è andato in caserma per sporgere denuncia. «Ho raccontato ai carabinieri com’è andata e ho cercato di ricordarmi qualsiasi dettagli utile all’indagine. Credo avessero entrambi circa 25 anni, con un accento straniero». I militari dell’Arma si sono subito messi al lavoro per provare a identificare i due rapinatori: è presumibile che siano stati acquisiti e analizzati i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona, oltre alle informazioni rilasciate dalla vittima. Uno dei due malviventi è stato rintracciato e arrestato nella notte a Buranda di Bondeno, nel Ferrarese, ed ora è caccia al complice. «È stata una situazione molto brutta – conclude Zacchini – ma in questi giorni ho ricevuto l’affetto e il supporto di tantissime persone che mi hanno chiamato o sono addirittura venute al distributore per un saluto. Ringrazio tutti di cuore. Sono quarant'anni che ho questa attività e non mi era mai successo niente di simile. Spero davvero che non capiti più».