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Il sindacato di polizia: «I 21 nuovi agenti arrivati in città? Quasi tutti all’ufficio immigrazione»


	La polizia di Stato ha 21 agenti in più a Modena
La polizia di Stato ha 21 agenti in più a Modena

Il Siulp si è rivolto al questore di Modena, Donatella Dosi: «Scelta che non tiene conto dell’aumento dei problemi di sicurezza»

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MODENA. Dei 21 nuovi agenti di polizia arrivati recentemente a Modena (1 a Carpi), 16 sono stati destinati all’Ufficio immigrazione. Una scelta che non è andata giù a Siulp (Sindacato italiano unitario dei lavoratori di polizia. 

L’attacco del Siulp

«In buona sostanza, la direzione centrale per gli Affari generali e le politiche del personale della Polizia di stato del dipartimento della polizia di Stato ha deciso che a Modena non sono prioritari il controllo del territorio e le indagini di vario tipo – attacca il Siulp – ma il rilascio e il rinnovo dei permessi di soggiorno, le richieste di asilo e le espulsioni di immigrati» tuona il sindacato, che poi prosegue: «Per tutti gli altri uffici c’è stato, nella migliore delle ipotesi, il semplice ripianamento d’organico ma nessun incremento, nemmeno per gli uffici che si occupano di controllo del territorio e di investigazione. Come Siulp abbiamo quindi manifestato il nostro disappunto al questore Donatella Dosi, riportando il malumore del personale che rappresentiamo, ma abbiamo anche formalmente chiesto i motivi di tali scelte che non condividiamo, seppur consapevoli dell’impatto che l’immigrazione riveste in questa provincia».
La risposta del questore e la controreplica
La risposta ufficiale del questore non si è fatta attendere: «Alla luce di tale sensibile incremento, sono state date dalla competente Direzione centrale indicazioni di potenziare con 16 unità l’ufficio Immigrazione, attesa l’importanza strategica che si è attribuita a questo settore». Siulp non ci sta: «Viene di fatto scavalcata la competenza diretta del questore, autorità provinciale di pubblica sicurezza ai sensi dell’articolo 14 della Legge 121/1981, imponendo una scelta che non tiene conto degli aumentati problemi di sicurezza e per i quali in tantissimi hanno fatto sentire la propria voce, dalla Procura della Repubblica ai cittadini, dagli organi di informazione ai rappresentanti politici di vari schieramenti, passando per il Siulp Modena e rappresentanti sindacali delle altre forze di polizia. Una situazione paradossale che vanifica buona parte del lavoro fatto dal Siulp che attraverso convegni, iniziative, comunicati stampa, diffusione di dati, distribuzione di materiale e raccolte di firme, da anni e anni pone l’accento sul problema sicurezza e sulla questione organici per migliorare la vivibilità della città ma anche della provincia».
Le richieste del sindacato ai “piani alti”
L’appello del sindacato si rivolge allora a piani ancora più elevati: «E allora, se tali decisioni vengono prese a Roma dai vertici del dipartimento della Pubblica Sicurezza, invitiamo formalmente il capo della polizia Vittorio Pisani a venire a Modena, per incontrare i cittadini e spiegare perché mai le varie attività dell’ufficio Immigrazione sono più importanti del cercare di prevenire i reati o per scoprirne gli autori e assicurarli alla giustizia. Chiediamo pubblicamente al prefetto Triolo ed al questore Dosi di inviare al capo della polizia questo nostro invito, affinché le spiegazioni di certe scelte vengano fatte direttamente da chi decide nei confronti di chi subisce furti, rapine, aggressioni e degrado. Il Siulp Modena si farà carico di individuare un luogo idoneo e di organizzare nei dettagli questo incontro pubblico, poiché la corretta informazione è un diritto di tutti i cittadini» conclude il sindacato di polizia.
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