In piazza Matteotti 400 modenesi al fianco dell’Ucraina con il sindaco Mezzetti: «Siamo con voi, vogliamo la pace» – Video
Il sindaco di Modena ha partecipato alla manifestazione dopo l’attacco di Donald Trump a Volodymyr Zelensky nello studio Ovale della Casa Bianca. Presente anche l’onorevole Carlo Giovanardi
MODENA. Una piazza Matteotti gremita da più di 400 persone, domenica 2 marzo, è stata teatro di una grande manifestazione con cui Modena si è schierata accanto al popolo ucraino per ribadire ancora una volta il proprio no alla guerra e sì alla pace.
La protesta dopo lo scontro Trump-Zelensky
Ucraini residenti nella nostra città insieme a cittadini di Modena sono scesi in piazza sotto vessilli e cartelli azzurro giallo «per dire no all’atteggiamento discriminatorio e offensivo nei confronti del presidente Volodymyr Zelensky – tuona Kim Olena, attivista ucraina di Modena. È stato un pugno nello stomaco quanto è successo nello studio Ovale della Casa Bianca. Per ciascuno di noi ucraini è stato doloroso assistere all’assurdo e violento attacco del presidente degli Stati Uniti Donald Trump nei confronti di colui, il nostro presidente, che in questo momento rappresenta ciascuno di noi, ciascuno di quegli uomini e quelle donne che stanno combattendo al fronte per difendere i valori di democrazia e libertà, ovvero la resistenza del nostro Paese». La manifestazione, che si è aperta in modo estremamente sentito da parte di tutti i presenti, grazie ad una cantante che ha intonato l’inno ucraino seguito da quello Italiano, è stata organizzata in concomitanza con tante altre manifestazioni in Italia e ha visto la partecipazione del sindaco Massimo Mezzetti, dell’onorevole Carlo Giovanardi e di altri esponenti politici cittadini, tra cui Alternativa popolare che ha fatto sapere di quanto sia necessaria la nascita degli Stati Uniti d’Europa come grande soggetto politico sempre a difesa della democrazia e della libertà.
Le parole del sindaco Massimo Mezzetti
«Quello che è accaduto nello studio Ovale della Casa Bianca è assurdo – commenta con determinazione il sindaco – abbiamo assistito, attraverso una trappola mediatica, all’umiliazione, all’aggressione e al maltrattamento di un capo di uno Stato aggredito ingiustamente. Trump ha stravolto le etichette della diplomazia internazionale che invece sono fondamentali. Vedere gli Stati Uniti che per 80 anni sono stati l’emblema della libertà in queste condizioni, fa male». Mezzetti ha affermato di aver particolarmente tenuto ad essere presente alla manifestazione di ieri e «sono già certo di partecipare alla grande manifestazione che si terrà a Roma il 15 marzo. Non dimentichiamo che ciò che sta accadendo al popolo ucraino potrebbe accadere anche ad altri popoli in Europa. E a proposito di Europa – continua il sindaco – purtroppo c’è il rischio, se non si prende una posizione forte e decisa, che si rimanga stritolati tra gli interessi russi e quelli di una nuova America, per tutti irriconoscibile, che ci stupisce in negativo ogni giorno di più. L’Europa e l’Italia possono giocare un ruolo importante e di equilibrio – conclude – anche se purtroppo il Governo si dimostra molto vicino a quei Paesi europei che invece dissentono dal valore e dall'idea di Europa unita anche politicamente. La speranza è che queste manifestazioni così sentite e partecipate in tutta Italia sensibilizzino il Governo a cambiare presto posizione».