Si addormenta e respira monossido: gravissimo un 24enne
Il giovane di Prato in vacanza a Montese non rispondeva al telefono: soccorso dalla famiglia, era rimasto intossicato per il malfunzionamento della stufetta a legna. Ora è ricoverato in ospedale a Fidenza
MONTESE. Si è appisolato sul divano di fianco alla stufetta a legno. E con tutta probabilità non si sarebbe più svegliato se i famigliari, allarmati perché non rispondeva al telefono, non si fossero messi alla sua ricerca. È la cronaca di una tragedia sfiorata quanto successo domenica 2 marzo in serata a Montese: il giovane in questione, un ragazzo di 24 anni, si trova ora ricoverato nel reparto di Rianimazione all’ospedale di Fidenza. La prognosi è riservata, ma i sanitari sono ottimisti sul suo recupero.
Non rispondeva al telefono
Il 24enne, V.M. le iniziali, italiano residente a Prato, era venuto in moto fino a Iola di Montese per trascorrere un weekend di relax da solo nella vecchia casa di campagna della famiglia, in via Ginepri. Lì vicino abita una zia, che si è insospettita quando domenica pomeriggio non ha visto aprire le finestre, come se in casa non ci fosse nessuno. Eppure lui non aveva detto che partiva. Allora ha telefonato a Prato ai famigliari del ragazzo: genitori e fratello lo hanno chiamato mille volte, ma lui non ha mai risposto al telefono. Da qui l’allarme. Il padre del ragazzo ha preso su la macchina ed è corso subito a Iola a vedere se era successo qualcosa. Eccome se era successo: quando ha aperto la porta di casa, ha visto il figlio sdraiato sul divano che non si svegliava alle sue grida. Era già in stato di incoscienza, dopo aver respirato per ore il monossido emanato dalla vecchia stufetta a legno lì di fianco.
Trasportato in elicottero
Immediata la chiamata al 118. Erano le 19 circa: sul posto oltre all’ambulanza, vista la gravità del caso, anche l’elicottero del 118 che, arrivato in assetto notturno da Bologna, ha trasportato immediatamente il giovane all’ospedale di Fidenza, dove è stato sottoposto subito a un trattamento in camera iperbarica. Fortunatamente le cure hanno dato i loro effetti, e dopo alcune ore il paziente è stato trasferito, ma sempre in un reparto ad alta intensità di cura: in Rianimazione, dove a ieri sera la prognosi restava riservata.
Colpa del monossido
Presso l’abitazione di Iola di Montese sono sopraggiunti anche i carabinieri della locale stazione e i vigili del fuoco, arrivati sia con i volontari di Fanano che i permanenti di Pavullo. I pompieri hanno fatto accurate rilevazioni (fin verso le 22.30) che hanno confermato la presenza di un’alta concentrazione di monossido in soggiorno, originato dalla stufetta a legna. Nessun dubbio quindi da parte dei carabinieri sull’origine incidentale dell’accaduto, senza alcuna responsabilità da parte di terzi.
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