Addio a Paolo Montaguti, musicista della banda di Rocca Malatina e storico volontario
Aveva 76 anni e combatteva da mesi contro una malattia: conosciutissimo a Guiglia, e non solo, era anima della Pro Loco e aveva lavorato in banca a Vignola. Il figlio Matteo: «Il ricordo più bello di mio padre è il suo sorriso»
GUIGLIA. È venuto a mancare Paolo Montaguti, volto conosciutissimo in paese, grande anima della Pro Loco e della banda di Rocca Malatina. Aveva 76 anni e combatteva da mesi contro una malattia.
Il ricordo del figlio
«Il ricordo più bello di mio padre è il suo sorriso. Era sempre disponibile e gentile, - racconta il figlio Matteo - non l’ho mai visto arrabbiarsi con nessuno. Ha lavorato per tanti anni a Vignola nella ex banca Crv (oggi Bper) ed era attivo nella Pro Loco di Guiglia già dai primi anni della sua fondazione, si dava da fare. Nelle sagre di paese, dava una mano negli allestimenti e nella gestione degli eventi. Era infermabile, per decenni si è impegnato anche come volontario nella parrocchia di Guiglia. È stato uno storico saxofonista della banda di Rocca Malatina, faceva di tutto affinché queste piccole associazioni aggregative non scomparissero. Le sue passioni erano contagiose, me le ha trasmesse tutte, dalla musica alle moto d’epoca che custodiva nel suo garage, in cui sfornava veri e proprio pezzi d’arte». C’è una foto iconica che il figlio Matteo ha pubblicato sui social network: Paolo Montaguti viene ritratto mentre monta un pezzo di lamiera in un vecchio motorino bianco tirato a lucido. Era una passione che ha portato avanti per tutta la vita: «Adorava restaurare moto d’epoca. In garage abbiamo una decina di scooter assemblati da lui: quando si fissava con un particolare esemplare andava alla ricerca dei pezzi per ricomporlo. Erano lavori che duravano diversi anni, fatti con pazienza e precisione. Avevamo in programma di realizzarne altri, ora sarà difficile entrare in quel garage».
Il cordoglio del sindaco
La scomparsa di Paolo Montaguti ha lasciato un profondo vuoto nella comunità guigliese, a partire dal sindaco Iacopo Lagazzi, che si è stretto al cordoglio della famiglia. «Paolo, che dire, queste sono notizie che non vorresti mai apprendere. Cittadino esemplare, sorridente, disponibile, altruista, unico, da sempre impegnato nella vita civica e nell’associazionismo della nostra bella comunità. Paolo, sei stato e sarai un punto di riferimento per i guigliesi: con il tuo grande sorriso, lasci un'impronta indelebile nella nostra memoria. Ricordo con grande affetto gli anni nella Banda di Rocca Malatina, quando io, bambinetto di dieci anni, spaventato per le prime uscite “ufficiali”, venni affiancato a te. Ti ricordo premuroso, come fossi stato il mio papà, col tuo modo di porti affabile e la capacità di rincuorarmi e farmi coraggio, lì, in seconda fila, dietro ai clarinetti e ai flauti traverso. In questo momento doloroso, esprimo la mia vicinanza alla famiglia e alle tantissime persone che ti volevano bene», ha concluso il primo cittadino. Montaguti lascia la moglie Vanna, il figlio Matteo, la nuora Laura e la nipote Sofia. I funerali saranno celebrati domani – mercoledì 5 marzo – alle 10.30 presso la chiesa di San Geminiano Vescovo di Guiglia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA