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Il caso

Affitti, è caccia al truffatore seriale: «Ha rubato migliaia di euro di caparre, poi è sparito»

di Manuel Marinelli
Affitti, è caccia al truffatore seriale: «Ha rubato migliaia di euro di caparre, poi è sparito»

Tramite annunci fasulli su Facebook è riuscito a ingannare decine di famiglie modenesi. La testimonianza di una vittima: «Ci ha fatto vedere una casa e poi è sparito»

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MODENA. Decine di famiglie truffate, un bottino di svariate migliaia di euro e un escamotage semplice ma a quanto pare efficace: fingere di essere i proprietari di un appartamento, adescare potenziali inquilini con annunci fasulli su Facebook per poi intascare la caparra e sparire nel nulla al momento della stipula del contratto.

Gli annunci fantasma
Protagonista è un truffatore che grazie a diversi annunci inventati ha tratto in inganno numerose famiglie in cerca di casa a Modena, alcune in condizioni di difficoltà economica che senza quei soldi si sono ritrovate a non poter fare la spesa per far mangiare i propri figli piccoli. 

La testimonianza
«Eravamo alla ricerca di una casa in affitto da mesi perché dobbiamo lasciare il nostro attuale appartamento – racconta Alessia Conconi, una delle vittime – Io, il mio compagno e i nostri bambini, uno di 4 anni, l’altro di 9 mesi avevamo urgenza, ci serviva una casa alla svelta e purtroppo qui in città non è semplice trovare, lo sappiamo tutti. Il 19 gennaio ho visto su Facebook un post di questa persona che metteva in affitto una casa: un trilocale a Modena in via Sestri Levante». Nonostante non fosse realmente il proprietario, il truffatore aveva una stanza in affitto di quell’alloggio e quindi l’ha mostrata alla coppia. «Ci siamo dati appuntamento per qualche giorno dopo, abbiamo visto l’appartamento, ci è piaciuta e abbiamo deciso di accettare subito. Ci è stato chiesto un anticipo di 7 caparre da 700 euro l’una. Non avendo subito l’intera somma a disposizione, ne abbiamo intanto versata una in due rate, da 400 e 300 euro. Ma non solo: il signore aveva un problema alla macchina e mio marito, carrozziere, si è offerto di riparargli il paraurti gratuitamente, un lavoro da almeno mille euro. Insomma, eravamo quasi diventati amici, è venuto anche a casa nostra». 

I contatti con il “proprietario”

Al momento sembra tutto filare liscio: l’uomo presenta dei precontratti con il suo Iban e si accorda per la stipula del contratto di affitto e la consegna delle chiavi, fissata per il 28 febbraio. Ma la vicenda prende presto una brutta piega. «Quando è stata ora di firmare il contratto di locazione è sparito nel nulla – continua la vittima –. Nessuna risposta alle telefonate o ai messaggi, volatilizzato con i nostri 700 euro. Soldi con i quali avremmo dovuto far mangiare i nostri figli. È stato un incubo: ci siamo ritrovati senza più certezze, dovevamo lasciare casa presto e non sapevamo dove andare. Ma volevamo vederci chiaro e avere giustizia. Ed ecco che abbiamo scoperto la verità grazie agli assistenti sociali a cui ci siamo rivolti per chiedere qualche bonus per il mantenimento dei nostri figli: quella casa non era sua».

Non è l’unico caso

L’immobile, infatti, non appartiene al truffatore ma ai legittimi proprietari che lo hanno affittato ai lavoratori di una ditta edile. Era tutta una messa in scena, non c’era nulla di vero. Alessia e il suo compagno hanno poi scoperto su Facebook tantissimi altri annunci realizzati dall’uomo con lo stesso modus operandi: stesso indirizzo, stessa casa ma nomi diversi legati a profili fasulli creati apposta per la truffa. «Ho iniziato a spargere la voce sui gruppi di chi cerca affitto a Modena perché continuavo a vedere gli annunci del truffatore: il mio telefono squilla di continuo, tantissime famiglie come la mia sono state adescate alla stessa maniera. Almeno una decina. Qualcuno ha versato caparre anche da 900 euro, si tratta di lavoratori che per mettere da parte una cifra simile hanno sudato mesi. E lui si è intascato tutto scappando via».

La denuncia
La coppia ha poi presentato regolare denuncia alla Guardia di finanza scoprendo di essere caduta nelle mani di un truffatore seriale, già conosciuto dalle forze dell’ordine. 

«L’indagine sta procedendo, è giusto che quest’uomo paghi per ciò che ha fatto: ha strappato il pane dalla bocca dei miei figli, così come a tante altre famiglie di cui si è preso gioco in questi mesi. Noi siamo ancora alla ricerca di una casa, abbiamo fretta e due bambini piccoli. Se qualcuno può darci una mano gliene saremo davvero grati», conclude Alessia Conconi.