Gazzetta di Modena

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La crisi viaria

Più ambulanze ed elisoccorso dopo la chiusura del viadotto dell’Estense

Daniele Montanari
Più ambulanze ed elisoccorso dopo la chiusura del viadotto dell’Estense

Potenziato il servizio 118 in collaborazione con l’Ausl. La Cgil: «Sulle crepe ora serve trasparenza». Mercoledì prossimo il nuovo summit in Prefettura

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SERRAMAZZONI. «È stato dimostrato che da almeno 15 anni sul viadotto dell’Estense era attivo il fenomeno che ha portato alla sua chiusura. Adesso sulla struttura serve una grande operazione di trasparenza per chiarire le responsabilità dell’accaduto».

La crepa “antica”

A chiederlo in una nota, riprendendo le considerazioni di ieri della Gazzetta, sono Cgil e Federconsumatori, in una nota congiunta. «È stato dimostrato – osservano – che il fenomeno che ha portato alla chiusura del ponte era attivo da almeno 15 anni. È quindi necessaria una grande operazione di trasparenza, sia rispetto alle condizioni attuali del viadotto, che agli interventi e manutenzioni effettuate, o non effettuate, nel corso del tempo. Vanno accertate le eventuali responsabilità – rimarcano – mentre con la massima urgenza si lavora al ripristino della viabilità».

Il nuovo summit

Anas ieri in una nota ha parlato per la prima volta dalla chiusura di venerdì 28 febbraio. «Gli approfondimenti, avviati sin da subito, sono proseguiti anche durante le giornate di sabato e domenica e stanno continuando per portare il livello delle indagini al più approfondito possibile grado di dettaglio – fanno sapere da Anas – a totale garanzia della piena conoscenza delle caratteristiche strutturali e dei materiali del ponte. Questo sta permettendo ai tecnici incaricati di affinare la miglior soluzione progettuale, stabilire le varie fasi di lavorazione e la relativa cantierizzazione allo scopo di riaprire il ponte al transito, quand’anche parzialmente, il prima possibile». I risultati delle analisi e il piano d’intervento saranno presentati in un nuovo summit sulla viabilità che si terrà mercoledì prossimo in Prefettura a Modena, alla presenza dei tecnici Anas e di tutti i vertici istituzionali.

Potenziati i soccorsi

Ieri è intervenuta anche l’Ausl di Modena sul tema del potenziamento dei soccorsi, visto l’allungamento dei tempi di percorrenza dell’ambulanza per le deviazioni e il traffico.

L’azienda fa sapere di aver avviato «un costante monitoraggio sulla viabilità alternativa e i tempi dei trasporti sanitari da e per l’ospedale di Pavullo, che ad oggi non hanno evidenziato criticità o situazioni emergenziali. In particolare, in seguito ad un confronto tra direzione aziendale, i professionisti sanitari e il servizio di Emergenza territoriale del 118, sono state introdotte delle soluzioni, già operative».

Le contromisure nello specifico sono: «Attivazione di un’ambulanza aggiuntiva in sosta a Pavullo, dalle ore 8 alle ore 20, per i trasporti secondari (da ospedale a ospedale, ecc); potenziamento dell’utilizzo dell’elisoccorso di Pavullo in caso di trasferimenti di pazienti critici in alternativa al trasporto via terra».

Quanto alla questione del punto nascita chiuso, l’Ausl evidenzia che negli ultimi sei mesi l’accesso di donne gravide al Pronto soccorso di Pavullo è stato sporadico, e che non si sono mai verificate emergenze. Né quindi la necessità di trasporti d’urgenza di neonati in ambulanza in termoculla. La situazione comunque resta attentamente monitorata.