Gazzetta di Modena

Modena

Truffe agli anziani ricoverati al Maggiore di Bologna: denunciato un ottantenne modenese


	L'ospedale Maggiore di Bologna
L'ospedale Maggiore di Bologna

Fingeva di essere un amico di famiglia per rubare somme che oscillavano tra i 40 e i 50 euro: alla polizia avrebbe raccontato di aver problemi cardiaci e che quei soldi gli servivano per pagarsi le cure

2 MINUTI DI LETTURA





BOLOGNA. Fingendosi un amico di famiglia chiedeva ad alcuni anziani ricoverati all’ospedale Maggiore di Bologna somme che oscillavano tra i 40 e i 50 euro, promettendo, ovviamente senza mantenere la parola data, di restituirli. Nell'ultimo anno erano stati segnalati quattro-cinque episodi di questo tipo e lo scorso 22 febbraio, due giorni dopo l’ultima truffa, la polizia è finalmente riuscita a fermare il responsabile, un ottantenne modenese, residente nella città della Ghirlandina, con qualche precedente specifico.

Come agiva

Quando avvicinava le vittime, ricostruisce la Questura di Bologna, il truffatore si spacciava appunto per un amico di famiglia e chiedeva loro 40 o 50 euro, raccontando che gli servivano per pagare il ticket, in quanto aveva lasciato a casa il portafogli. Dalle immagini delle telecamere di sorveglianza la polizia era riuscita ad isolare un frame in cui si vedeva il volto dell’uomo, immagine che era stata poi girata anche alle guardie giurate. Proprio ad una guardia giurata, lo scorso 20 febbraio, era stata segnalata un’altra truffa realizzata con lo stesso sistema, e due giorni dopo il responsabile è tornato al Maggiore ed è stato riconosciuto e fermato e ha ammesso di aver commesso la truffa di due giorni prima, venendo anche riconosciuto dalla vittima, e di averne messe a segno altre in precedenza.

La sua versione

Agli agenti l’ottantenne ha raccontato, ma la sua versione non è ancora stata verificata, di aver avuto dei problemi cardiaci e che quei soldi gli servivano per pagarsi le cure. Alla fine l’anziano è stato denunciato per la truffa del 20 febbraio, e ora sono in corso accertamenti per capire se sia responsabile anche degli altri episodi segnalati nell’ultimo anno.