8 marzo, in 200 manifestano a Modena per i diritti delle donne
La manifestazione in centro: “Bene l’ergastolo per chi commette un femminicidio, ma serve formare i giovani fin dalle scuole”
MODENA 200 persone circa hanno partecipato questa mattina – 8 marzo – alla manifestazione indetta da Non una di Meno in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne.
In piazza Grande
L’incontro si è svolto in piazza Grande per poi sfilare in corteo per alcune vie del centro città. Tra i temi trattati dai portavoce che hanno preso parola non è mancata la sottolineatura sul fatto che da ieri è disegno di legge l’ergastolo per chi compie un femminicidio, riconoscendo per la prima volta il Italia anche dal punto di vista giuridico questa forma di reato, ovvero l’omicidio nei confronti di una donna in quanto tale.
La manifestazione
Ma chi è sceso in piazza ha voluto sottolineare che questo non basta questo nuovo disegno di legge, bisogna lavorare sulla prevenzione a partire dalle scuole, con l’introduzione dell’educazione all’affettività come materia obbligatoria affinché i femminicidi non si verifichino più, “non c’è ergastolo che possa riportare indietro una persona ammazzata - hanno urlato dal microfono- oltre ad una maggiore formazione nei tribunali. Le leggi buone ci sono in Italia, vedi il codice rosso, ma ancora va migliorata la sua applicazione”.
I manifestanti
I manifestanti hanno puntato il dito anche contro “Le veglie di preghiere degli antiabortisti riprese proprio con l’inizio della quaresima nei pressi del policlinico”. “Ognuno è libero di affermare la propria idea - hanno sottolineato gli attivisti di “Pro-choice – ma basta a queste manifestazioni in un luogo sensibile come un ospedale per colpevolizzare le donne”.