Marano, botte dopo la partita a calcetto: undicenne finisce in ospedale
È stato colpito da un coetaneo al parco delle Bocce. Sul posto ambulanza e carabinieri. La minoranza tuona: «Le baby gang dilagano in paese». Il sindaco: «Un caso isolato».
MARANO. Stavano giocando a calcio al campetto del parco delle Bocce. Poi forse una parola di troppo, forse un’offesa o uno scherzo non compreso. Fatto sta che due minori, di 11 e 14 anni, sono stati protagonisti di una violenta rissa al termine della partitella tra amici. Ad avere la peggio il più piccolo dei due, che è stato trasportato in ospedale dai sanitari del 118. Ma riavvolgiamo il nastro a venerdì pomeriggio.
Cosa è successo
Parco delle Bocce, pieno centro del paese, metà pomeriggio. Un gruppo di ragazzi si ritrova al parco per una partita di calcetto tra amici, invogliati certamente dalle temperature miti di questi ultimi giorni. Sembra tutto tranquillo, la partita scorre senza particolari problemi. Ma a un certo punto ecco la scintilla, un evento scatenante che rompe il clima di amicizia e fa scattare un giovane di 14 anni contro un ragazzino di 11. Le botte sono feroci, la zuffa prosegue per alcuni minuti e il più piccolo dei due ne esce malconcio, tanto che sul posto intervengono anche i sanitari del 118 a bordo di ambulanza, che lo trasportano in ospedale per alcuni controlli. Sul posto intervengono anche i carabinieri della stazione di Marano.
L'attacco della minoranza
L’aggressione ha aperto in paese il dibattito sulla sicurezza, con la consigliera Francesca Graziosi, di Marano Futura, in prima linea: «Da parecchio tempo il tema delle baby gang colpisce anche il nostro comune: cittadini e commercianti hanno denunciato aggressioni, estorsione di denaro verso ragazzi. E poi attività di spaccio e furti stanno diventando sempre più frequenti. Il gruppo di minoranza Marano Futura ha portato in consiglio in diverse occasioni la voce dei cittadini, per conoscere quali sono le intenzioni dell’amministrazione nella ricerca della risoluzione del problema: in risposta si è sentito parlare di turni serali di pattugliamento coordinato con i carabinieri, una dotazione di 11 agenti e un responsabile di presidio provenienti dal corpo unico della polizia locale. La verità? La presenza dei carabinieri è praticamente assente, gli agenti della locale si posizionano solo all’uscita delle scuole elementari e mai alle scuole medie, oltre che non vedersi durante il resto della giornata».
La risposta del sindaco
Sul tema è intervenuto anche il sindaco Giovanni Galli: «Ringrazio i carabinieri di Marano per l'intervento svolto, insieme al personale sanitario prontamente intervenuto. Bisogna mettere a fuoco i problemi, in questo caso si tratta di un litigo isolato e non di un evento legato ad una baby gang. La sicurezza per noi è la priorità, lo dimostrano le risorse investite non solo in telecamere e pubblica sicurezza, ma anche interventi su sociale e politiche giovanili. Non è lo stesso per questo governo invece, che taglia le risorse a disposizione dei comuni. Continueremo come abbiamo fatto finora a lavorare a stretto contatto con scuole, forze dell'ordine e genitori per contrastare fenomeni violenti».