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Antonio Sala festeggia 40 anni di attività a Formigine: «Tutto iniziò con mio zio»

di Elena Tassoni

	Antonio Sala
Antonio Sala

Il traguardo dell’agenzia assicurativa profondamente legata al territorio formiginese come il suo titolare, impegnato nella Pgs, negli Arcieri della Torre e nei Giochi senza frontiere

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FORMIGINE. ASA (Antonio Sala Assicurazioni) ha raggiunto i quarant’anni di attività. Antonio Sala, assicuratore formiginese, racconta come è stato il suo percorso.

Gli inizi nello studio dello zio

«Iniziai con 3 anni di apprendistato presso lo studio assicurativo di mio zio, Mario Giacobazzi, nella piccola subagenzia assicurativa. Il 1 marzo 1985 però mi licenziai e aprii partita Iva, una volta che mio zio decise di non occuparsi più dell’attività cambiando settore». Seguendo le orme dello zio, Antonio Sala ha continuato a lavorare nel mondo delle assicurazioni, cambiando diverse compagnie assicurative, Ras e Generali per citarne alcune, e dopo qualche anno decise di fare un ulteriore passo. «Nel 1992 ho aperto la prima sede di ASA (Antonio Sala Assicurazioni), e per me da allora essere titolare della mia agenzia è una soddisfazione immensa». Attualmente la sede dell’ufficio si trova in via Pascoli a Formigine: con 2 impiegate e 3 collaboratori subagenti. «ASA eroga i propri servizi nel territorio modenese, ma tenendo anche forti contatti in Valle d’Aosta e in Lombardia. Avere una rete di contatti solida nel tempo permette ad ASA di rimanere competitiva sul mercato, seppur sia una agenzia assicurativa nata e cresciuta localmente».

Perché a Formigine

«Gli uffici sono ubicati a Formigine per diverse ragioni: io, formiginese, avevo a cuore il contatto con il mio paese. Vedevo Modena come una città già piena di attività di assicurazioni, quindi ho deciso di sfruttare le conoscenze e le opportunità che ho trovato a Formigine». Sala è attivamente partecipe alle attività sociali per il territorio, e questo va oltre la porta del suo ufficio: fu parte della costituzione della Pgs (Polisportiva giovanile salesiana), ma anche la compagnia Arcieri della Torre di Formigine con Mario Rossi, e i Giochi senza frontiere. Ricordando le prime esperienze di lavoro, nasce una riflessione su quanto è cambiata la relazione lavorativa nel tempo: «Dopo un periodo di servizi ai primi privati, arrivò l’occasione di occuparmi di una azienda locale. Sono affezionato al ricordo della prima ditta mia cliente, e ricordo bene come al tempo la firma dei contratti assicurativi si concretizzasse all’ora di cena, quando dopo l’ufficio si andava a casa delle persone, ci si sedeva a tavola ed era essenziale l’interazione umana, e non ci si stupiva se dall’incontro nasceva l’invito a cenare insieme. Ora non è più così, sembra una dinamica lontana rispetto ai servizi telematici e senza questa forte interazione sociale». Provando a fare un bilancio di diversi anni di carriera, le soddisfazioni prevalgono sulle difficoltà incontrate: «Nella mia carriera ho avuto sicuramente passi rischiosi da fare, o qualche rammarico, ma continuo a lavorare e nel tempo ho avuto tante soddisfazioni».