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Il parco Novi Sad intitolato a Pavarotti? La maggioranza dice no: «Dispersivo e complicato»


	Il parco Novi Sad e il Maestro Luciano Pavarotti
Il parco Novi Sad e il Maestro Luciano Pavarotti

La mozione di Fratelli d’Italia è stata bocciata dal centrosinistra durante l’ultima seduta del consiglio comunale: «Il teatro comunale è il luogo più giusto da dedicargli»

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MODENA. Il parco Novi Sad ribattezzato in parco Luciano Pavarotti? No, grazie. Il Consiglio comunale ha respinto la mozione di Fratelli d’Italia che chiedeva di titolare l’area verde al tenore e di organizzarvi un grande concerto: «Teatro comunale luogo più giusto da dedicargli».

I motivi del no

«Il Teatro comunale di Modena resta il bene più significativo della città da dedicare a Luciano Pavarotti, la commemorazione del quale prosegue attraverso la programmazione di iniziative diffuse nello spazio e nel tempo, all’interno del Modena Belcanto Festival, che includeranno anche la data del 12 ottobre 2025, giorno dei novant’anni dalla nascita del Maestro». Con questa motivazione, il Consiglio comunale di Modena non ha approvato la mozione proposta nella seduta di lunedì 10 marzo da Dario Franco (Fratelli d’Italia) che chiedeva di intitolare a Pavarotti il parco Novi Sad, prevedendo al suo interno un grande evento musicale internazionale per il 6 settembre 2025 (18 anni dalla morte), coinvolgendo alcuni artisti delle edizioni del Pavarotti & Friends, e collocandovi, per i 90 anni dalla nascita, una statua in marmo, da realizzare con una gara internazionale e fondi reperiti con raccolta privata. La mozione, sottoscritta anche da Forza Italia, Lega Modena e Modena in ascolto, è stata respinta con il voto a favore dei proponenti e quello contrario di Pd, Avs, Pri-Azione-Sl e M5s.

«Un cambio di prospettiva»

«L’assenza di eventi in città lo scorso 6 settembre, anniversario della scomparsa di Pavarotti, risponde a un cambio di prospettiva dell’amministrazione comunale di non limitare il ricordo del Maestro a un’unica data celebrativa, ma di incastonare quel memoriale all’interno di una rassegna, il Modena Belcanto Festival, in grado di guardare al futuro dell’arte lirica, e di amplificare e moltiplicare gli eventi commemorativi, includendo anche la data del 12 ottobre 2025, giorno dei 90 anni dalla nascita del tenore». È quanto condiviso in aula da Francesca Cavazzuti, Stefano Manicardi e Fabio Poggi (Pd), che hanno ricordato anche «l'esistenza di un percorso della memoria degli artisti illustri modenesi che parte proprio dal Teatro comunale Pavarotti-Freni, che fu indicato, appunto, con moto spontaneo e allo stesso tempo approfondito, come luogo più significativo da dedicare al Maestro». Inoltre, i consiglieri hanno puntualizzato che il cambio di intitolazione del parco Novi Sad (“sito di natura archeologica”) sarebbe “dispersivo”, così come “complicato” sarebbe organizzare nel giro di pochi mesi un evento simile al Pavarotti & Friends.

FdI controbatte al Pd

Sostenendo che «nel tempo le istituzioni modenesi paiono essersi indirizzate a un allontanamento del ricordo del maestro” Dario Franco ha affermato invece l’importanza di eventi e gesti che ricordino l’unicità del Maestro, come, appunto, l’intitolazione a suo nome del parco Novi Sad (“tra le zone più pericolose della città, che necessita di una forte riqualificazione” ma anche “punto di accesso privilegiato alla città”, nonché sede, tra il 1992 e il 2003, dell’evento benefico Pavarotti & Friends), l'organizzazione nel parco di un grande evento musicale internazionale e la collocazione, al suo interno, di una statua diversa da quella attuale “di dimensioni contenute, posta all’angolo del Teatro comunale, in una zona certamente non centrale). Nel dibattito, Luca Negrini, Elisa Rossini e lo stesso Franco (Fratelli d’Italia) hanno precisato che l’obiettivo dell’intitolazione del parco Novi Sad ("proposta sostenuta positivamente dai cittadini") è di “rendere viva quell’area, all’interno di un percorso rigenerativo: sarebbe sicuramente un bene per la città”. La realizzazione di una nuova statua, invece, risponde alle richieste dei “tanti turisti che la cercano ma non la trovano: quella attuale, infatti, è ridicola e neanche in una posizione centrale”. Infine, sul Belcanto Festival: «Sono tipologie di rassegne che hanno pregi ma anche grandi limiti, come annullare le personalità che hanno fatto la storia della nostra città, omologando la proposta culturale».

Il dibattito

Per Giovanni Bertoldi (Lega Modena) «la mozione chiede di mettere un po’ più in risalto il profondo legame tra Modena e Pavarotti, provando a fare qualcosa in più, affinché chi arriva in città trovi qualcosa di suo: come Consiglio dovremmo studiare iniziative in grado di mettere maggiormente in risalto la sua presenza nel territorio». Per Andrea Mazzi (Modena in ascolto) «la personalità di Pavarotti va ulteriormente valorizzata perché espressione del talento modenese: è un aspetto che non può essere ignorato, ma che, anzi, dovrebbe essere evidenziato di più, anche con eventi musicali che coinvolgano artisti noti nel mondo». Secondo Paolo Ballestrazzi (Pri-Azione-Sl) «le argomentazioni della mozione sono da rigettare interamente, tranne quelle relative alla riqualifica dell’area del Novi Sad, anche se non c’entra che sia connessa con Pavarotti». Il consigliere ha poi sottolineato che personalità di questo livello «vanno ricordate non in effige ma concretamente, e Modena lo sta facendo, potenziando, per esempio, le scuole di canto». Per Laura Ferrari (Avs) «non è questo il momento politico per voltare le spalle alla città di Novi Sad, ribattezzando diversamente il parco». La consigliera, infatti, ha voluto ricordare il lungo gemellaggio di Modena con la città serba, ricordando le manifestazioni dei suoi cittadini, nel novembre 2024, «che chiedevano alla politica più democrazia e stop alla corruzione».