Maserati, Stellantis cambia idea: la supercar elettrica non si farà
Bloccata la produzione della Mc20 Folgore e l’occupazione si riduce
MODENA. Agli appassionati di vetture sportive non piace l’elettrico e dunque Maserati ha deciso di abbandonare l’idea di dotare la sua MC20 prodotta a Modena della motorizzazione Folgore. E i dipendenti del Tridente, da quattro mesi a casa con lo stipendio decurtato, vengono intanto invitati, la notizia è di ieri, a trasferirsi per sei mesi a Kragujevac, in Serbia, dove c’è lo stabilimento Stellantis da cui esce la nuova Grande Panda. Lo stop alla MC20 elettrica è ufficiale: i modelli Grecale, Granturismo e Grancabrio con questa motorizzazione non hanno raggiunto grandi numeri e il Tridente per ragioni di ordine commerciale ha dunque detto stop, come confermato nei giorni scorsi da un portavoce dell’azienda. D’altronde la MC20 ha un ottimo motore termico, il Nettuno V6 progettato a Modena, e sta per lanciare in Europa la GT2 Stradale, versione di punta della supercar di via Ciro Menotti, che sarà in vendita già il mese prossimo in 914 esemplari (la Maserati è nata nel 1914). Nel campionato Fanatec GT2 European Series è già arrivata alla vittoria grazie ai suoi 640 cavalli e i 324 chilometri all’ora di velocità massima.
Un periodo difficile
Quello che sta vivendo il marchio di lusso di Stellantis è un periodo davvero difficile: l’anno scorso le vendite realizzate sono state meno di quelle della Ferrari, che però si posiziona su una fascia di prezzo ben superiore. Per il 2025, centenario dello storico logo del marchio, non sono ancora chiari i programmi di Stellantis per Maserati, che produce a Cassino, Mirafiori e Modena, sede storica dell’azienda, e dove gli operai sono usciti per l’ultima volta dai cancelli il 22 novembre scorso. Nei prossimi giorni potranno tornare in fabbrica, dopo quattro mesi, per realizzare però poche decine di vetture. Nel frattempo ai vertici c’è stato un valzer di arrivi e partenze, molti dirigenti sono cambiati, compreso l’amministratore delegato. «L’occupazione – ricordava qualche settimana fa la Fiom-Cgil - si è ridotta con numeri a 3 cifre: 150 lavoratori in meno solo attraverso le uscite incentivate a cui si aggiungono una rilevante quantità di dimissioni volontarie di lavoratori che hanno scelto altri posti, nei quali magari poter percepire interamente la retribuzione».
La produzione a Modena
La produzione nello stabilimento di Modena ha subito l’anno scorso una significativa flessione, pari al 79%. Nello specifico si sono prodotte 260 vetture contro le 1.244 del 2023. Se nell’ultima parte del 2023 il ricorso alla Cig era stato molto marginale, per tutto il 2024 la situazione è stata fortemente negativa con numerosi fermi produttivi, coinvolgendo circa 130 lavoratori. «Dal 13 maggio fino al 31 dicembre – sottolineava a gennaio la Fim Cisl – è stato attivato per questo il Contratto di Solidarietà con utilizzo intorno al 60% A Modena, oltre ai circa 260 dipendenti diretti di produzione, 130 ingegneri sono stati assegnati al Maserati Engineering Team, mentre altri 400 ingegneri sono impegnati nelle attività di progettazione e sviluppo al servizio di tutte le altre realtà Stellantis. Dal 1° giugno è stata attivata la Cassa ordinaria anche per il dipartimento Ricerca e Sviluppo», concludono.