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Viadotto dell’Estense, ecco il piano per riaprirlo entro l’estate: si inizierà con un ponte Bailey – Articolo e video


	I lavori al viadotto della Nuova Estense
I lavori al viadotto della Nuova Estense

Definiti in Prefettura tempi e modalità dell’intervento per “sbloccare” la SS12 dell’Abetone e del Brennero tra Serramazzoni e Pavullo: decostruzione della campata centrale ed entro fine aprile il ponte provvisorio con senso unico, poi la realizzazione della nuova campata in acciaio entro fine maggio con riapertura definitiva al traffico. In una fase successiva saranno necessari altri 40 giorni di chiusura per il nuovo impalcato

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MODENA. Si è tenuto questa mattina in Prefettura a Modena il Comitato operativo per la viabilità per discutere del piano dei lavori da eseguire lungo il ponte sul rio Torto nel territorio comunale di Serramazzoni, il viadotto al chilometro146,653 della Nuova Estense (strada statale 12 “dell’Abetone e del Brennero”) chiuso al traffico il 28 febbraio scorso. L’incontro, coordinato dal prefetto Fabrizia Triolo, ha visto la partecipazione del presidente della Provincia di Modena, Fabio Braglia, e dei sindaci di Serramazzoni, Simona Ferrari, Pavullo, Davide Venturelli e Maranello, Luigi Zironi, oltre al presidente dell’Unione dei Comuni del Frignano Lorenzo Checchi, al responsabile di gestione della Rete Anas per l’Emilia Romagna, Gennaro Coppola, ai vertici della Protezione civile di Modena e delle forze di polizia e soccorso. Dagli approfondimenti compiuti è emersa la necessità di eseguire, sul ponte, una serie di lavori che prevedono:

  • la decostruzione della campata centrale
  • entro fine aprile la realizzazione di un ponte provvisorio di tipo Bailey per consentire la riapertura parziale al traffico del ponte, con transito consentito su una corsia di marcia (da definire se con senso unico alternato o con senso unico in una sola direzione di marcia). Tale modalità di transito sarà valida anche per i mezzi pesanti con peso a pieno carico fino alle 44 tonnellate
  • entro fine maggio la realizzazione della nuova campata in acciaio che consentirà la definitiva riapertura al traffico della Nuova Estense
  • la realizzazione del nuovo impalcato, le cui attività dovranno essere eseguite in totale assenza di traffico con una durata complessiva stimata in 40 giorni, la cui programmazione sarà definita ed eseguita successivamente (in autunno, ipotizza la Provincia)

La nota di Anas

Nel corso della riunione sono state analizzate le azioni intraprese per la gestione della viabilità alternativa assicurata dal costante impegno della Provincia di Modena e degli enti territoriali coinvolti, oltre che dalle forze di polizia, la cui sensibilità istituzionale ha consentito, anche con il coordinamento della Prefettura di Modena, di limitare i disagi lungo la viabilità provinciale e locale interessata. L’importante tema della viabilità secondaria è stato affrontato ed approfondito, in piena sinergia e collaborazione, anche in vista degli attesi eventi locali tra cui, ad esempio il passaggio del Giro d’Italia.

Terminati gli accertamenti tecnici, avviati sin da subito sulla struttura e per cui Anas (Gruppo FS Italiane) si è affidata ad un team specializzato già coinvolto in opere significative quali il ponte sul Magra in Toscana ed il viadotto Bisantis in Calabria, è stata definita la miglior soluzione progettuale da attuare al fine di stabilire gli interventi necessari per ripristinare il degrado e riaprire, il prima possibile anche se parzialmente, la statale al traffico. Dagli approfondimenti compiuti è emersa la necessità di eseguire, sul ponte, una serie di lavorazioni, per cui è stato definitivo un importante piano dei lavori che sarà attuato in più cantierizzazioni che prevedono, tra l’altro, la decostruzione della campata centrale. In un primo momento, per consentire la riapertura parziale in più fasi al traffico, si procederà a sostituire la stessa con un ponte di tipo bailey e, successivamente verrà realizzata la nuova campata in acciaio che consentirà la riapertura definitiva al traffico della statale.

Nel dettaglio l’attuazione prevede l’immediata attivazione delle forniture, particolarmente consistenti e specialistiche, la decostruzione della campata e la realizzazione del ponte provvisorio. La conclusione di tali attività permetterà, a partire dalla fine del mese di aprile, di riaprire parzialmente al traffico il ponte, con transito consentito al più consentito su una corsia di marcia. Tale modalità di transito sarà valida anche per i mezzi pesanti con peso a pieno carico fino alle 44 tonnellate. Successivamente, terminata la seconda fase di interventi la cui conclusione è prevista entro la fine del mese di maggio, Anas aprirà al traffico la carreggiata. Pertanto, la statale 12 sarà percorribile – anche ai mezzi pesanti con peso massimo pari alle 44 tonnellate – in entrambe le direzioni di marcia.Tale modalità di interventi sono stati approntati in varie modalità di cantiere con lo scopo di alleggerire, in più fasi, i disagi conseguenti alla chiusura totale al traffico del ponte sul rio Torto. La terza e ultima fase dei lavori prevede la realizzazione del nuovo impalcato, le cui attività dovranno essere eseguite in totale assenza di traffico con una durata complessiva stimata di 40 giorni, la cui programmazione ed esecuzione sarà definitiva successivamente. Infine, è stato quindi costituito un tavolo tecnico organizzativo tra le istituzioni e gli enti coinvolti, con la partecipazione anche di Anas, al fine di poter proseguire la sinergia e la collaborazione avviata sin da subito durante tutte le varie fasi dei lavori e degli interventi.

Il presidente della Provincia, Fabio Braglia

«Ringrazio Anas e tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti da questa chiusura, per l’instancabile lavoro messo in campo per risolvere al meglio e in tempi rapidi la situazione. Dal Comitato operativo per la viabilità convocato dalla Prefettura, ci è stato comunicato che il ponte resterà chiuso fino a Pasqua per poi essere riaperto ad una corsia attraverso un ponte “bailey” provvisorio e contestualmente procedere con la ricostruzione della nuova campata in acciaio che consentirà la riapertura definitiva al traffico della statale dopo l’estate. Con questa informazioni ora possiamo organizzare al meglio le azioni necessarie per limitare i disagi ai nostri cittadini». È quanto ha dichiarato il presidente della Provincia di Modena, Fabio Braglia a margine dell’incontro in Prefettura. In particolare Braglia sottolinea che «dal comitato operativo per la viabilità coordinato dalla Prefettura, che ha coinvolto tutti i soggetti interessati alla chiusura, è emerso che la chiusura si protrarrà ancora per alcuni mesi, per consentire ai tecnici di Anas di ripristinare le condizioni di sicurezza e garantire la piena transitabilità della strada. Ora che sappiamo quali saranno i tempi, potremo ottimizzare le misure di compensazione messe in campo fin da subito, rispetto alla viabilità alternativa. Tengo a sottolineare – ha proseguito Braglia – l’encomiabile lavoro delle forze dell’ordine del Frignano, di Serramazzoni, di Maranello e della polizia provinciale, oltre al lavoro dei volontari che si sono resi disponibili a coadiuvare le operazioni di deviazione del transito. Oltre a questo desidero ringraziare anche le aziende e le realtà produttive “colpite” da questi disagi, che hanno saputo riorganizzare la propria attività con modifiche alla logistica in grado di ridurre il congestionamento sulle strade alternative»

La storia del ponte

Il ponte sul canale Rio Torto è stato costruito nel 1980 dalla Provincia di Modena e successivamente, negli anni ’90, è stato ceduto ad Anas. La struttura ha una lunghezza complessiva di 196 metri e un’altezza massima dal fondo dell’alveo del canale Rio Torto di 53 metri. Inaugurato nel 1982, è composto da due pile centrali distanti 80 metri tra loro su cui poggiano travi con luce di 35 metri. La struttura delle travi è in cemento armato e la larghezza complessiva del ponte è di 10,5 metri. Le fondazioni dei pilastri sono realizzate mediante pozzi di grande diametro che si intestano sulla roccia ancorate con pali di cemento armato.